Udine: 24 ore per il Signore in duomo – 4/5 mar 2016

Udine: 24 ore per il Signore in duomo – 4/5 mar 2016

vescovo 20

Papa Francesco chiama, il Friuli risponde, aprendo le porte delle sue chiese e accogliendo l’appello del Santo Padre a riservare, in questo Anno Santo della Misericordia, «24 ore per il Signore», a sostare cioè per un giorno in preghiera e adorazione del Santissimo, a «lasciarci riconciliare con Dio», nell’ascolto della sua Parola, nella meditazione, nel canto e nel silenzio. Ecco dunque che dopo l’apertura della porta della Misericordia in Cattedrale – che ha visto, lo scorso 13 dicembre, l’afflusso di migliaia di fedeli – venerdì 4 e sabato 5 marzo, la Chiesa udinese vivrà, sempre in Cattedrale, una nuova tappa fondamentale di questo Giubileo straordinario della Misericordia, un momento di fortissima comunione con la Chiesa universale.

Sarà l’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ad aprire – alle 20.30 di venerdì 4 febbraio – la «24 ore per il Signore» presiedendo la celebrazione comunitaria della Riconciliazione. Seguirà l’esposizione del Santissimo Sacramento che introdurrà un tempo prolungato di preghiera – animato, a «staffetta» da vari movimenti, ma anche gruppi di fedeli provenienti dalle parrocchie della città – che si concluderà sabato 5 marzo con i vesperi solenni alle ore 18.
Ma quella in Cattedrale a Udine non sarà l’unica celebrazione della «24 ore per il Signore» sono, infatti, in programma iniziative e celebrazioni in tutte le Foranie, l’elenco completo è consultabile sul sito della Diocesi di Udine (www.diocesiudine.it).

«Si tratta di un’opportunità preziosa, un tempo speciale da dedicare al Signore, ma in fin dei conti a noi stessi, nell’incontro con Dio – spiega il direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, don Loris Della Pietra –. Un tempo da dedicare alla preghiera di adorazione e soprattutto al sacramento della Riconciliazione, per “contemplare il mistero della misericordia di Dio” e “per aprire la via che unisce Dio e l’uomo”, come ci indica la bolla di indizione del Giubileo, ricordandoci così la speranza più grande, forse più difficile da vivere: l’amore infinito e gratuito, nonostante il limite del peccato, il mistero eterno del suo amore che abbraccia e ridona luce anche nelle tenebre della condizione umana». Questo il grande annuncio che anche la Chiesa di Udine vuole ricordare con forza e nuovo slancio nell’impegnarsi a vivere uno stile concreto per incontrare gli uomini e le donne con le braccia aperte del Padre Misericordioso.

Due i segni concreti di questa sollecitudine divina che coinvolgono la vita personale e l’esperienza ecclesiale: l’Eucarestia e la Penitenza. «Nella prima troviamo la sorgente dell’amore di Cristo che riunisce attorno alla sua mensa tutti coloro che sono “affamati di vita e di speranza” – prosegue don Della Pietra – rendendo attuale il sacrificio della croce come segno immenso di misericordia per tutti gli uomini. Nella Riconciliazione invece ogni cristiano, per mezzo della Chiesa, può sentire vivo su di sé l’invito a ripartire nonostante le cadute che derivano dal peccato».

Ecco allora ventiquattr’ore con le porte delle chiese spalancate, per offrire l’opportunità di mettere al centro la preghiera e il perdono, ricevuto nel Sacramento, meglio ancora se in forma comunitaria.