Udine: 5mila affitti liberi in città

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Sono circa 5.000 gli alloggi liberi nel solo capoluogo friulano. Il dato è della Fiaip, la federazione italiana degli agenti immobiliari professionali, e sarà anche uno dei temi trattati questa sera alle 17 nel corso di un incontro con l’assessore alla pianificazione territoriale del Comune di Udine Mariagrazia Santoro. Nel corso della riunione “di carattere soprattutto formativo – aggiunge il presidente dell’associazione, Leonardo Piccoli –  previsto nella sede istitituzionale della Fiaip in via Tavagnacco 63 verrà data una fotografia attuale del patrimonio urbanistico ed edilizio udinese in vista nel nuovo piano regolatore in fase di realizzazione. Emergerano in sostanza le proposte della federazione “incentrate – sottolinea Piccoli – sul tema della riqualificazione dell’esistente”. Stop quindi all’edificazione su altri terreni “non solo per un rispetto dell’ambiente ma anche perchè – aggiunge – di alloggi liberi e sfitti ce ne sono a migliaia nella sola Udine”.
Insomma sfondare quota 100.000 abitanti nel capoluogo friulano non è una missione impossibile “basterebbe riqualificare almeno la metà dell’esistente”. In base alla fotografia sono 56.000 gli alloggi censiti, 45.000 circa dei quali occupati da nuclei familiari, altri 5.000 affittati a non residenti, la gran parte universitari, e altrettanti in attesa di ristrutturazione. Ma quali sarebbero le zone “scoperte”? In gran parte la periferia, Laipacco, Godia, Cussignacco e i Rizzi, ma anche vere e proprie arterie trafficate come via Cividale, via Pozzuolo, via Marsala, viale Trieste, via Pradamano e viale Palmanova. “Il nuovo piano regolatore – dice la Fiaip – dovrà dare incentivi sul tessuto esistente. Ad ora una ristrutturazione costa più del nuovo. Bisogna avere il coraggio di invertire la tendenza”.
Tornando all’incontro “sarà soprattutto una serata di studio – conclude Piccoli – in primo luogo dal valore formativo, perchè permetterà agli associati di comprendere le linee socio-politiche ed economiche che incidono nella realizzazione e accettazione di un piano regolatore e di capire quali dinamiche spingono un’amministrazione o un professionista a disegnare nel tempo il territorio. Inoltre, capire meglio un piano regolatore significa addentrarsi nel tema delle destinazioni d’uso, sempre per sottoporre gli immobili a un’attenta valutazione peritale e migliorare il lavoro degli operatori”

I SUGGERIMENTI DI AFFITTO DI UDINE 20