Andrà in scena il prossimo 6 novembre alle ore 20 e 30 presso il Centro polifunzionale di Mels di Colloredo di Monte Albano lo spettacolo “Amôrs”, un progetto musicale di canzoni per voce e pianoforte composte tra il 2011 ed il 2015 dal compositore friulano Renato Miani, basate sull’omonima raccolta di poesie in friulano scritta da Pierluigi Cappello nel 1999.
Nello specifico si tratta di composizioni in cui si è cercata una fusione tra diverse fonti d’ispirazione tra “sacro e profano”, dalla musica leggera alla liederistica tedesca, senza escludere sfumature jazzistiche.
Questo orientamento, nato spontaneamente dai suoni evocati dagli stessi testi poetici, ha permesso di creare un mondo sonoro particolarmente ricco ed articolato, comunicativo e ricercato allo stesso tempo che verrà interpretato dalla bravura di due giovani talenti friulani, anch’essi provenienti da due formazioni musicali diverse, quasi a voler perpetuare il sodalizio tra il “sacro e il profano”: Elsa Martin alla voce, la cui formazione è jazzistica e Matteo Andri al pianoforte la cui formazione è classica.
“Un abito nuovo ai versi di Cappello – sostiene la critica – offerto dalla passione e talento dei due giovani interpreti quasi in una preghiera a fior di labbra, una frase d’amore segreta nutrita a lungo nel cuore. Non è semplice canzone quella del compositore friulano; è fascinazione quasi sacra, perchè l’alta scrittura musicale di Miani esprime un supremo
rispetto per i versi del Poeta.”
Il programma del concerto comprende:
I – Cîr par lampâ lampâ pal cil blancjìis
II – La tô man, lassile lâ su la mê
III – O cerci l’aiar che tu spetenis cu li’mans
IV – Tô la me bocje amôr sul to savôr
V – Tu tu sês la nere, la more
VI – Ma jo che fin cumò soi stât bussât –
Intermezzo
VII – Mondimi me, che par volê florî
VIII – Front a front, amôr, doi cjâfs, il to e il gno
IX – S’o cor
X – Tu tu mi cjalis soriane, cun vôi
XI – Vorès podêti dî, jo, strac pavêr
XII – Tra chel ch’al comence e chel ch’al finìs
XIII – Come lûs che mi svee prin di buinore
I – Cîr par lampâ lampâ pal cil blancjìis
Ed è intercalato da alcuni inserti registrati, dove lo stesso Pierluigi Cappello legge alcuni
passi tratti dalla sua raccolta di saggi “Il dio del mare”
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