Anche quest’anno gli scout di Feletto Umberto propongono la Raccolta Alimentare a favore di una casa famiglia gestita dalle Suore della Provvidenza a Faedis nella quale vengono accolti bambini in attesa di affido o adozione ed alcune ragazze madri.
Quest’anno il gruppo scout ha scelto di continuare a raccogliere anche dei libri per stimolare la voglia di leggere.
“Da genitori e da educatori che lavorano con i giovani, sappiamo quanto sia importante che i bambini abbiano la possibilità di avvicinarsi fin da piccoli alla lettura ed ai libri” spiega Luca Nardone, uno dei capi del gruppo, “lo scorso anno abbiamo raccolto oltre 300 volumi che sono stati donati alla Casa Famiglia ed alla Caritas per destinarli a famiglie per la quali i libri per bambini sono un costo difficile da sostenere a causa della crisi economica”
Gli scout allestiranno un punto di raccolta davanti a Villa Tinin, a Feletto in piazza Libertà, ma come tutti gli anni si busseranno anche alle porte delle famiglie del paese.
“Vogliamo continuare a bussare alle porte, perché crediamo sia importante approfittare di questa occasione per far vivere un’esperienza di accoglienza e di apertura in un contesto dove invece si spende molto per sorvegliare e tenere lontano gli altri.” continua Nardone, “Noi continueremo a farci vicini alle persone e a proporre la solidarietà ed il servizio come stili di vita”.
I ragazzi del gruppo saranno accompagnati da alcuni adulti e saranno facilmente riconoscibili dalle uniformi azzurre, non accetteranno in alcun caso denaro, ma esclusivamente generi alimentari non deperibili e libri.
Il punto di raccolta di Feletto Umberto sarà attivo dalle 15.00 alle 20.00 di sabato 21 febbraio, poi il cibo raccolto sarà immediatamente consegnato alla casa famiglia dai capi scout.
Negli scorsi anni la raccolta alimentare ha permesso di consegnare oltre 1400 kg di cibo all’anno.
“Bussare ad una porta, ma anche aprirla con un sorriso diventano gesti importanti di civiltà”, conclude Nardone, “per questo vi invitiamo ad aprire la porta ai nostri ragazzi: diamo loro un segno di speranza e di fiducia”