27 novembre 2013 – Sono oltre 2000 gli esemplari di giovani gamberi di fiume Austropotamobius pallipes liberati dall’Ente tutela pesca nel torrente Uccea, che scorre all’interno del perimetro del Parco Naturale regionale delle Prealpi Giulie.
“L’intervento assume particolare importanza visto che il Parco è anche un Sito di importanza comunitaria, ora riconosciuto come Zona speciale di conservazione dalla Commissione europea”. Commenta Stefano Di Bernardo, presidente del Parco.“Un ulteriore valore deriva dall’alto significato ecologico posseduto dall’area in cui è stato effettuato il rilascio che è la Valle del Rio Uccea. L’arricchita presenza del gambero autoctono rappresenta quasi la ciliegina su una torta che in questo caso ha tutti gli ottimi ingredienti di una ricchissima biodiversità. Questa operazione ci consentirà inoltre di ridare visibilità, grazie alle attività di informazione e divulgazione, ad una specie storicamente presente nelle acque del Parco; in maniera particolare con le giovani generazioni che meno di quelle precedenti hanno potuto conoscere direttamente questo straordinario esponente della fauna locale.”
Le immissioni sono frutto delle attività svolte nell’ambito del progetto Life Rarity, che si prefigge il rinforzo delle popolazioni di gamberi autoctoni e il contrasto della diffusione delle specie invasive, soprattutto del gambero rosso della Louisiana, responsabile di gravi impatti ambientali, sanitari ed economici.
“Sono quasi 12.000 i giovani gamberi prodotti quest’anno negli impianti dell’ETP” – racconta Giorgio De Luise, incaricato del coordinamento delle attività di allevamento e ripopolamento – “Tutti utilizzati per ripopolare siti della rete Natura 2000 del Friuli Venezia Giulia. Li liberiamo quando hanno una taglia di 2-3 centimetri, ma solo dopo aver controllato che gli ambienti da cui sono scomparsi siano oggi idonei ad ospitarli”.
Grazie ai monitoraggi realizzati si è potuto definire non solo lo stato di conservazione e salute dei gamberi in regione, ma anche una mappatura genetica delle popolazioni risultate suddivise in sette gruppi distinti, uno addirittura caratteristico della sola val Resia. I gamberi liberati oggi nell’Uccea sono quindi geneticamente compatibili , ossia dello stesso gruppo di quelli presenti storicamente in quelle acque.
Prosegue l’impegno di ETP nell’allevamento che il prossimo anno dovrebbe riportare nei torrenti della regione altri 17.000 giovani gamberi di fiume, nella speranza di arrestare il declino di questa specie tanto cara a molte tradizioni friulane.