“Giustizia e legalità”, “Pace e diritti umani”, “Accoglienza e convivenza”, “Terra, acqua e ambiente vitale”: sono quattro i percorsi che fanno da filo conduttore al 18° convegno “Spiritualità per umanizzare il mondo”, tradizionale evento organizzato dal Centro di accoglienza e promozione culturale Ernesto Balducci, in programma dal 23 al 26 settembre a Udine, a Zugliano e ai laghi di Fusine.
– Il Convegno, aperto dal responsabile del Centro Balducci Don Pierluigi Di Piazza, inizierà giovedì 23 settembre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine con gli interventi di saluto del Sindaco di Udine Furio Honsell, del Rettore dell’Università di Udine Cristiana Compagno, e del filosofo Massimo Cacciari (video-registrato). Seguono le riflessioni di Ivone Gebara, Teologa della liberazione (Brasile) ““L’anima femminile e il volto materno di Dio nella teologia della liberazione con tutti gli esseri viventi”, Jürgen Moltmann, Pastore evangelico e teologo (Germania), “Una religione comune della Terra. Religioni mondiali in una prospettiva ecologica”, Mons. Luis Infanti de la Mora, Vescovo Aysen in Patagonia (Cile) di origini friulane, “Dacci oggi la nostra acqua quotidiana”.
– Venerdì 24 settembre dalle ore 9.30 alle 12.30, nella Sala mons. Luigi Petris del Centro “E. Balducci” a Zugliano, incontro di conoscenza e scambio fra le persone provenienti dai diversi luoghi del Pianeta. Alle 13 pranzo, dalle 15 alle 17 preparazione all’evento di domenica 26 ai laghi di Fusine. Alle ore 18 il saluto del sindaco di Pozzuolo del Friuli Nicola Turello e gli interventi di Roberto Scarpinato, Procuratore Generale di Caltanisetta, per anni fra i magistrati della procura antimafia di Palermo {GIUSTIZIA-LEGALITA’}, Moubarakou Daouda, Imam della Grande Moschea di Cotonou (Benin) {DIRITTI UMANI-PACE}, Ilario Ammendolia, Sindaco di Caulonia (Reggio Calabria) {ACCOGLIENZA-CONVIVENZA}, Kathryne Elizabeth Webster, Suora di origine statunitense che vive nell’Amazzonia brasiliana, consorella di Dorothy, martire nel 2005 {TERRA, ACQUA, AMBIENTE VITALE}. Alle 21 cena conviviale.
– Sabato 25 settembre dalle ore 9.30 alle 13, sempre al Centro Balducci, interventi su GIUSTIZIA-LEGALITA’ a cura di Soumanou Seibou Toleba, (Benin), mons. Mauro Montagnoli (vescovo della diocesi di Ilehus, Bahia-Brasile), e su DIRITTI UMANI-PACE, con Surood Ahmad (Iraq), Samia Walid (Afghanistan), Bernard Dossou Degboe (Benin). Dopo una pausa si riprende con il tema ACCOGLIENZA-CONVIVENZA, parleranno Mons. Abba Musiè (vescovo di Embidir, Etiopia), Lobsang Dhondhen (Tibet), segue il percorso TERRA, ACQUA, AMBIENTE VITALE, con Two Bears-Due Orsi (USA), Padre Andrés Tamayo (Honduras), Oscar Olivera (Bolivia). Segue dialogo con i partecipanti e pranzo. Dalle 15 alle 19.30 incontro per l’approfondimento nei lavori di gruppo. Giustizia, legalità: Soumanou Seibou Toleba (Benin), mons. Mauro Montagnoli (Bahia-Brasile), Bernardo Bouisson (Algeria), Bernard Dossou Degboe (Benin), Silvia Pellegrino (Italia), Choedup, Libera FVG, vescovo Abba Musiè (Etiopia), Dekyi Dolkar (India); Pace, diritti umani: Moubarakou Daouda (Benin), Saraphina Njoki Mwangi (Kenya), Surood Mohammed Falihi Ahmad (Iraq), Lubna Masarwab (Palestina), G.Lobsang Phende, Tavolo delle Pace FVG, Beati Costruttori di Pace, Lobsang Dhondhen (Tibet); Accoglienza, convivenza: Two Bears-Due Orsi (USA), Jean Pierre Piessou (Togo-Italia), Eva Jemn (Svezia), Muhammed Khateb (Palestina), Thupten Kalsang, Comunità Arcobaleno (Gorizia), Comunità S. Martino al Campo (Trieste), Tenzin Khando (India); Terra, acqua, ambiente vitale: P. Andrés Tamayo (Honduras), Oscar Oliveira (Bolivia), mons. Luis Infanti De La Mora (Cile), Mariselva Garcia Reyes (Messico), Juan Pablo Orrego (Cile), Christine Dupres (USA), Dechi Dolkar, CEVI (Udine), Manuela Schillaci (CIMI)-Brasile/Italia, Chodup Tsering Lama (Tibet), Madhuresh Kumar (India), Alok Agarwal (India), Essossinam Balouki (Togo). Alle ore 20 cena, momenti di scambio, parole e musica.
– Domenica 26 settembre il convegno – con la collaborazione di ASCA (Associazione delle Sezioni Montane del CAI) e del Soccorso Alpino, e con l’adesione di Legambiente del FVG onlus, WWF, Carnia in Movimento e Mountain Wilderness Italia – si sposta ai Laghi di Fusine (lago superiore). Dopo il saluto del sindaco di Tarvisio Renato Carlantoni, di Arnoldstein Erik Kessier, e di Kranjska Gora Iure Jerav, di Mario Di Gallo, Presidente ASCA, e di Graziano Brocca, Presidente Soccorso Alpino, sono previsti gli interventi dell’alpinista Nives Meroi e del poeta Pierluigi Cappello, premio Viareggio 2010. Quindi, i rappresentanti delle diverse spiritualità del Pianeta esprimeranno, ognuno con la propria ritualità, parole, gesti, simboli in relazione alla terra, all’acqua, gli alberi, le montagne e tutti gli esseri viventi. All’unisono, nelle proprie lingue, dichiareranno il loro impegno per un’etica mondiale per la giustizia, la pace, l’ambiente vitale. Parteciperà anche il Dipartimento di salute mentale di Udine con il coro “Nove per caso” e alcune persone detenute presso la Casa Circondariale di Udine con delle brevi riflessioni. Alle 13 momento conviviale, in serata ritorno al Centro Balducci per la cena comunitaria e la Festa dei popoli.
Un appuntamento itinerante di grande spessore culturale, quello di settembre, che ha assunto negli anni dimensioni planetarie, attraendo ospiti e partecipanti da tutto il mondo. Quest’anno il confronto è sulle diverse spiritualità, l’incontro e il dialogo fra di esse, il loro significato e impatto rispetto alle grandi questioni della giustizia, della pace, dell’ambiente vitale.
“Con questo 18° Convegno – spiega Don Di Piazza – il Centro continua a mantener fede all’impegno assunto nel settembre 1992, quando la dedica non formale a padre Ernesto Balducci comportava un continuo impegno culturale come dimensione intrinseca dell’accoglienza a persone provenienti da diversi luoghi del Pianeta: per comprendere le motivazioni della loro presenza, la loro umanità, le loro culture e fedi religiose, per alimentare costantemente una spiritualità, una cultura, una politica della convivenza fra le differenze, per nutrire l’appartenenza alle nostre comunità locali e insieme a quella planetaria, guardando proprio a quell’”Uomo Planetario” prefigurato da Padre Balducci”.
Com’è nell’esperienza dei convegni del Centro Balducci, le riflessioni partiranno dalla storia, con voci provenienti da diversi luoghi del mondo e dalle nostre comunità locali. Dialogheranno fra loro arricchendosi, sollecitando l’impegno dei partecipanti; comunicheranno donne e uomini conosciuti assieme a rappresentanti umili e pieni di ricchezza e di forza. Si concluderà con una celebrazione planetaria ai laghi di Fusine, dove rappresentanti delle diverse spiritualità esprimeranno parole, canti, gesti, simboli in relazione all’acqua, alla terra, alle piante, ai fiori, alle montagne, al fuoco; e dove tutte le persone presenti leggeranno nelle lingue proprie la dichiarazione dell’impegno per un’etica planetaria per la giustizia, la pace, i diritti umani, la convivenza pacifica fra le differenze, la salvaguardia di tutti gli esseri viventi, dell’intero eco-sistema.
“Come si potrebbe, infatti, parlare di spiritualità dimenticando la giustizia, la legalità, i diritti umani? – afferma Di Piazza. – O trascurando l’impegno non violento, attivo e costante per la costruzione della pace? Come si potrebbe invitare a vivere le spiritualità senza sentirle come forza interiore per l’accoglienza di ogni altro, con la sua diversità, specie di chi fa fatica, di bambini, donne e uomini stranieri? E come si potrebbe parlare delle diverse spiritualità separandole dall’attenzione nei confronti di tutti gli esseri viventi, dell’intero eco-sistema? E dentro al soffocamento del materialismo e del consumismo, non avvertiamo forse le diverse spiritualità per la forza propria e per il reciproco arricchimento come esigenza profonda per la nostra vita, per le nostre comunità, per la comunità planetaria?”
“Siamo orgogliosi che la scelta del luogo dove celebrare questo ricco dialogo tra spiritualità sia caduta sui laghi di Fusine – dichiara il Sindaco di Tarvisio Renato Carlantoni. – Questo posto di confine, antesignano del rapporto dei popoli, è un’oasi di pace. Con i sindaci di Arnoldstein e Kranjska Gora verremo a dare il nostro messaggio di collaborazione tra lingue e nazionalità diverse, che hanno condiviso sport, comunicazione e amicizia. La pista ciclabile che collega le nostre città da pochi mesi è il segno che il confine non è una frattura, bensì un passaggio che unisce”.