Giovedì 20 maggio, alle ore 22.15, al Teatro Palamostre, sarà festa grande, e non solo per la chiusura del seguitissimo 39^ Palio Teatrale Studentesco, che alle ore 21 proporrà lo spettacolo finale “L’anima buona di Sezuan” di Brecht, allestito dal nutrito gruppo CCFT di attori post-paliensi. Ma poi i riflettori saranno tutti per Rodolfo Castiglione, che del Palio, nel lontano 1972, insieme al compianto prof. Ciro Nigris, è stato l’ideatore e il fondatore proprio in quel Teatro Palamostre, che per decenni, unico spazio teatrale cittadino, è stato punto di riferimento per il pubblico udinese.
In sinergia tra Teatro Club ed Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia e in collaborazione con ScenAperta, il Comune di Udine e l’E.R.Di.S.U- Udine, oltre che con Regione e Fondazione Crup, ecco dunque una serata omaggio e d’onore, già proposta la scorsa estate a Zoppola, quando il Comune locale ha voluto conferire un premio per l’impegno nel teatro friulano a Castiglione, figura centrale e motore delle attività teatrali di Udine e del Friuli. Uomo-teatro a tutto tondo anzi, dalla fondazione del “Piccolo Teatro Città di Udine”, che con la sua compagnia ha mietuto innumerevoli premi a livello nazionale e ha rappresentato per due volte l’Italia al Festival del Teatro Amatoriale a Montecarlo, alla fondazione del Teatro Club Udine che ha saputo creare dagli anni Sessanta la vivace tradizione teatrale nella nostra città, all’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, che si è proposto quale organismo di distribuzione per tutte le realtà teatrali della regione, per finire, appunto, con la pionieristica intuizione del Palio Teatrale Studentesco.
La serata, dall’intrigante titolo “’o jerin ‘za merecans” si svolgerà come un’amabile conversazione-amarcord, pungolata a mo’ di intervista da Angela Felice e Dino Persello e intarsiata da qualche agile intermezzo di lettura da testi teatrali friulani, per le voci degli attori Andrea Appi, Daniela Zorzini, Tullia De Cecco, Danilo D’Olivo e non ultimi Claudio Moretti e Paolo Baron, quest’ultimo amico e collaboratore di vecchia data di Castiglione e qui coordinatore generale dell’iniziativa . Per il pubblico, compresi i giovani attori del Palio, sarà anche l’occasione per scoprire o rispolverare pezzi della scrittura teatrale friulana, dal Pasolini dei “Turcs” alla drammaturgia di Negro, Appi e Candoni, a cui si possono far risalire le origini della storia del teatro cittadino, quando il “friulano” era generalmente snobbato, ancora non se ne erano comprese a pieno le grandi potenzialità sceniche e fu proprio il Castiglione “regista” a cimentarsi, con successo, nella sua valorizzazione teatrale, con memorabili allestimenti.
Ma soprattutto, tra ricordi, aneddoti gustosi e riflessioni, la serata avrà modo di illuminare il decisivo contributo che Castiglione, con passione e competenza, ha dato alla vita culturale della città e alla formazione del suo pubblico. Un omaggio dovuto ad una persona meritoria, che, ben lungi dal sentirsi al capolinea di una bella carriera, continua a fornire i preziosi insegnamenti e lucidi consigli di cui , per chi lo conosce, è un vera miniera.
Per la conclusione di questo 39^ Palio, saranno sicuramente in parecchi, anche tra gli studenti-attori di tanti decenni nel glorioso Palamostre, a voler presenziare, per godersi succosi retroscena e variopinte note di colore dalla viva voce di colui che, per tanti anni, ha tenuto saldamente le fila del teatro udinese.
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