Leadership conquistata dal primo impegno cronometrato e consolidata con una condotta di gara autoritaria. Doccia fredda per il veronese Scandola (Skoda Fabia R5), fermo per incidente ed anche Campedelli (Peugeot 207 S2000) ha dovuto fermarsi per problemi elettrici.
Tra le vetture storiche al comando c’è il siciliano Domenico Guagliardo (Porsche 911).
Domani la giornata finale, nella quale saranno impegnati anche i concorrenti del Trofeo di Zona, che oggi hanno corso la “piesse” spettacolo di Udine, andata al reggiano Vellani (Peugeot 207 S2000).
UDINE – Il 51° Rally del Friuli Venezia Giulia ha preso il via dal pomeriggio odierno.
La classifica è in mano all’otto volte Campione Italiano Paolo Andreucci (Peugeot 208 T16), navigato da Anna Andreussi, con un tempo totale di 39’04.1, piazzandosi così in testa davanti al bergamasco Alessandro Perico in coppia con Turati (a 40”4), mentre terza è la Ford Fiesta alimenta a GPL di Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, a 49”1. Problemi, nel finale di giornata per Perico, andato in testacoda (PS 5) bergamasco Perico, per la cui causa ha perso circa 15” ed anche per Basso, rallentato di circa 30” sulla quarta prova da una panne elettrica.
La gara ha perso, già dalla seconda prova, l’ufficiale Skoda Umberto Scandola, con la nuova Fabia R5, incappato in un incidente e sempre tra i piloti più in vista, ritiro anche per Simone Campedelli (PS 5) per problemi elettrici ed anche per il reggiano Ivan Ferrarotti (Renault Clio R3T), per una “toccata anteriore” già nella prima prova.
Per quanto riguarda le vetture storiche, la prima tappa è andata al siciliano Domenico Guagliardo (Porsche 911 SCRS) con un tempo di 40’22.4, distaccando così di ben 34.1 secondi la Lancia Rally 037 del sammarinese Marco Bianchini che si è piazzata al secondo posto con un tempo di 40’56.5. Medaglia di bronzo provvisoria all’equipaggio della Lancia Stratos formato dall’ex di F1 Erik Comas e Fabrizia Pons, con uno scarto di 49.6. Non sono mancati i colpi di scena: leader il bresciano “Pedro”, in testa sino all’ultimo impegno di giornata (PS 5) ha perso la leadership per una foratura posteriore alla sua Lancia Rally 037.
Oggi è partita anche la sfida per il Trofeo Rally Nazionali di 3^ zona a coefficiente 2,5 (TRN), che ha visto i 27 piloti confrontarsi nella sola prova “Città di Udine”: è stato il reggiano Roberto Vellani, navigato da Alice De Marco, ilmigliore, con un tempo di 1’43.2.
SECONDA TAPPA
Il secondo giorno di gara, domani, inizierà alle ore 10,01 (8,30 per le “storiche”) con la partenza dal Parco Assistenza e con l’approccio alla prima prova che sarà quella di “Subit” (Km.14,080), già corsa l’anno passato. Da questa , dopo un trasferimento attraverso la vecchia prova di Erbezzo si giunge alla vera novità della 51^ edizione , la prova di “Mersino.” (Km. 21,720), la più lunga del rally. Inizia dopo l’abitato di Loch in Comune di Pulfero, attraversa tutti i paesini, da cui di uno di essi prende il nome, attraverso un’impegnativa salita con alcuni tratti molto guidati, passaggi stretti tra le case, dossi, fino a raggiungere il tratto in costa , gestito dalla Guardia Forestale, che farà arrivare i concorrenti fino all’abitato di Montemaggiore, in pratica sulla vecchia prova di Matajur. Da qui ci si avventura sulla classica discesa tutta tornanti fino a raggiungere località Jeronizza che era il vecchio “fine prova”. Ora, invece, si continua con una spettacolare inversione verso i paesi di Dus e di Masseris dove è fissato il fine prova. Certamente non ci sarà da riposarsi, perché dopo alcuni chilometri si trova la prova di Stregna che, in effetti, è il vecchio “Trivio” rivisitato.
La prova di Mersino per il Trofeo Rally Nazionali sarà lunga circa 15 Km. per rispettare le norme Federali e termina sulla discesa in località Stermizza.
Poi si andrà ad affrontare la prova di “Stregna” (Km. 14,890), che inizia nel paesino di Gnidovizza e percorre la panoramica interrompendola scendendo verso la località Presserie.
Lì, ci sarà una chicane che prepara per una strettissima inversione andando ad imboccare in senso inverso la vecchia prova di Trivio. Si raggiunge quindi Tribil inferiore e percorrendo di nuovo la panoramica si raggiunge la famosa inversione “del Trivio” da dove si imbocca la strada che porta alla discesa di Oborza, alla fine della quale è fissato il fine prova.
L’arrivo finale sarà sempre a Cividale, in Piazza Duomo, alle ore 17,00 per le “storiche” e dalle 18,30 per le “moderne”.
FOTO: Andreucci in azione (Photo4)