Un’altra Casa dell’Acqua è sorta a Udine, stavolta su iniziativa di privati in collaborazione della CNA; è stata inaugurata oggi, 20 aprile, presso la sede di CNA Udine, Via Verona, 28/1 (laterale Viale Palmanova). Erano presenti i vertici della CNA Nello Coppeto, presidente provinciale, Paolo Brotto, presidente di zona Udine, il segretario regionale Roberto Fabris, il presidente regionale CNA Fvg Denis Puntin, l’installatore della società Overland Srl Livio Busana. Tra le autorità invitate alla cerimonia il vicesindaco di Udine Enzo Martines.
Benedetta da don Pierpaolo Costaperaria, la struttura è stata installata proprio sotto la sede della CNA, una laterale di Viale Palmanova al confine con Cussignacco; l’associazione ha offerto lo spazio per la casetta per garantire un servizio utile a tutta la comunità: “acqua sicura e igienica – assicura l’artigiano installatore Busana, che ha piazzato oltre una dozzina di impianti di regione -, che si avvale del lavoro di artigiani locali e per il quale si richiede, essendo noi privati, un contributo per la gestione degli impianti di 2 cent al litro per la naturale e di 5 per la frizzante. Si può pagare con una tessera reperibile negli esercizi limitrofi, o con monete; come per le altre case dell’acqua, bisogna portare le proprie bottiglie”.
Le casette rappresentano, come ha detto anche il sacerdote, anche un luogo di aggregazione “come una volta erano i pozzi e le fontane, ma con i congegni e le modernità di oggi”. “L’iniziativa – ha detto Coppeto – vuol essere un modo per le associazioni di categoria di essere vicine alle aziende. L’acqua, inoltre, simboleggia limpidezza e trasparenza, elementi che vorremmo vi fossero anche nella politica”. “In tempi così difficili – ha commentato il vicesindaco -, il Comune non può che ringraziare; tutte le case dell’acqua sono state finora apprezzate dagli udinesi e anche da cittadini di altri comuni. Gli artigiani offrono ricerca e innovazione mettendo vicini i produttori del territorio, l’amministrazione è quindi lieta che alle casette comunali si sia aggiunto un altro punto, per lo più nei paraggi di un’importante associazione come la CNA”.
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