Il 2017 segna un significativo dinamismo tra le aziende artigiane del Friuli Venezia Giulia: sono andati infatti esauriti i fondi annuali – quasi 6 milioni di euro – per sostenere a fondo perduto diversi aspetti dell’attività artigiana, dall’innovazione alla partecipazione a fiere, dalle consulenze tecniche specifiche al supporto per l’avvio di nuove imprese. Inoltre, le domande di contributo nel 2017 sono cresciute del 36% rispetto all’anno precedente. In termini assoluti sono passate da 792 a 1.076 in un solo anno, mentre sono quasi quadruplicate rispetto al 2013, quando erano state solo 334.
Sono i numeri aggiornati alla scadenza dei bandi per la richiesta dei finanziamenti a fondo perduto (chiusi il 30 settembre) ed elaborati dal Cata Artigianato Fvg, la società creata dalle associazioni maggiormente rappresentative del settore artigiano del Friuli Venezia Giulia che è l’unico referente per le imprese artigiane nei rapporti con la Regione, in quanto soggetto delegato.
Nello specifico, quest’anno c’è stata un’impennata nelle richieste di contributo per la linea dedicata alle microimprese (+51%), seguite dalle richieste legate allo sviluppo dell’artigianato artistico (+59%) e di quelle per contributi destinati all’adeguamento aziendale (+37%).
Significativo l’aumento anche delle domande per l’avvio di nuove attività (+19%, complessivamente 120 richieste) e il sostegno per le consulenze ha registrato un incremento delle domande del 3%. L’unica linea di finanziamento in flessione è quella dedicata al supporto per mostre e fiere, che ha avuto un -14%.
In cifre assolute, sono state 604 le domande pervenute da microimprese; 120 quelle per nuove costituzioni; 63 per l’adeguamento dell’azienda; 80 per la partecipazione a mostre e fiere; 146 per l’artigianato artistico; 63 per fondi da destinarsi a consulenze.
«Si tratta di risultati ottenuti grazie a una pluralità di azioni messe in campo– afferma il Presidente del Cata, Graziano Tilatti: serate a tema distribuite capillarmente sul territorio (22 incontri), informazione attraverso i mezzi di comunicazione e un fattivo supporto di Confartigianato, CNA e URES, che hanno sensibilizzato sistematicamente gli aderenti».
La soddisfazione per l’utilizzo di tutte le risorse regionali a disposizione e per l’incremento delle domande spronano però a ulteriori nuovi obiettivi: «Molta strada resta ancora da fare – aggiunge infatti l’Amministratore Delegato del Cata Sandro Caporale-, poiché l’utilizzo di finanziamenti a fondo perduto a valere LR 12/2012 resta ancora uno strumento poco utilizzato; solo il 3,78% delle imprese iscritte all’Albo imprese artigiane lo utilizza».