Di fronte alla crisi che morde e a bollette non sempre saldate, e non sempre pagate in tempo, CAFC spa viene incontro a situazioni critiche con soluzioni di buon senso, fra cui la rateizzazione senza applicare alcun interesse, per non gravare ulteriormente su chi versa in contesti e circostanze di fragilità, . “Siamo un’azienda – premette il Presidente Eddi Gomboso – che per sua natura deve far quadrare i conti, facendo pagare un servizio ed evitando che i corretti contribuenti si accollino gli altrui debiti per mancato saldo delle bollette, tuttavia siamo ben consapevoli delle difficoltà attuali patite dalle famiglie, per questo chi si rivolge a noi per segnalare articolate situazioni familiari derivanti da perdita di lavoro e altri fattori sociali trova accoglienza grazie ad un piano di dilazione senza l’applicazione di interessi di mora. Il debito, pertanto, resta il medesimo. Cerchiamo di capire e aiutare”. CAFC spa valuta attentamente le contingenze socio-economiche vissute sia da chi si rivolge direttamente alla società, sia da chi viene indirizzato tramite gli uffici sociali dei Comuni soci.
Alla scadenza delle bollette l’80 per cento dei contribuenti risultano corretti pagatori. Il 10 per cento paga in ritardo, ovvero entro 30 giorni, il restante 10% necessita di solleciti. Su un fatturato complessivo, le perdite per mancati introiti di bollette si aggirano attorno al 2%, percentuale che rientra nel calcolo della tariffa (come stabilito dall’Authority Nazionale).
Coloro che, dopo aver ricevuto vari solleciti da parte degli uffici CAFC e da parte di studi legali esterni per il recupero crediti, continuano a non rispondere, si vedranno sigillare i contatori; in media CAFC effettua circa 1200 piombature l’anno su un totale di 170 mila utenze. “Ad ogni modo, se durante l’assolvimento di questo delicato iter, ci accorgiamo che in un nucleo familiare esistono determinate caratteristiche di debolezza o potenziale esposizione a marginalizzazioni (presenza in casa di disabili, ammalati, anziani, minori in difficoltà), allora provvediamo ad inserire i limitatori di portata, in modo che i cittadini possano vedersi garantite comunque le condizioni minime di sopravvivenza dignitosa, ovvero possano usufruire dell’acqua per l’igiene personale e la cucina”. I dati 2015, rispetto all’anno precedente, rilevano una leggera flessione delle sigillature, grazie proprio allo strumento delle rateizzazioni prive di sanzioni.