Udine: Casa editrice Segno accusa, messe nere in una chiesa?

IMG_0341Riceviamo e pubblichiamo dalla casa editrice Segno

La sedia rovesciata sopra l’altare. L’inginocchiatoio ligneo anch’esso rovesciato ai piedi dell’altare. Entrando 4 mattonelle (forse erano quelle aprotezione del tabernacolo?) messe a raggiera sul pavimento e in mezzo un porta candela anch’esso a testa in giù e la candela stessa rovesciata. Un probabile porta-statue anch’esso fatto cadere, in posizione diagonale: uno spettacolo davvero triste e inquietante quello che abbiamo documentato nella nostra foto inchiesta nella chiesa del Renati lasciata in balia dei vandali o peggio di chi compie riti satanici”: l’editore della casa editrice Segno di Tavagnacco Piero Mantero non ha dubbi: “Gli elementi sacri trovati a testa in giù fanno propendere per una cosa soltanto, purtroppo: messe nere e riti malefici.
Ecco la fine che fanno le chiese abbandonate. E’ intollerabile quanto documentato, anche perché si sarebbe potuto evitare di arrivare a questo punto soltanto
se ci fosse stata la volontà di rispettare il luogo sacro e metterlo in sicurezza.

E invece si è iniziato a parlare di demolizione e allora qualche setta avrà pensato bene di violare la casa di Dio”. Mantero lancia una pesante accusa contro chi non ha mosso un dito per impedire lo sfregio della chiesetta. “Si diceva che dovevano esserci più arredi sacri al suo interno: non abbiamo trovato la Madonna e neppure il crocifisso. Probabilmente qualcuno li ha portati via o sono stati sottratti da chi ha ridotto l’interno della chiesa a un campo di battaglia dove venerare il male”.
“C’è una logica precisa nella disposizione degli oggetti così come sono stati trovati: c’è stata la volontà di violentare il luogo sacro dimostrando disprezzo a tal punto da collocare una sedia semi-rovesciata sopra l’ altarino di marmo e di collocare l’inginocchiatoio addirittura sottosopra.
Destano forti sospetti anche le mattonelle ‘a raggio’ e quella candela a testa in giù”.
Adesso – continua Mantero – “ci auguriamo che si voglia salvare la Chiesa da altri atti macabri, mettendola in sicurezza, e tornando a farla risplendere come un tempo. Ci aspettiamo che anche la Chiesa di Udine possa esprimere un segnale forte sia per salvare la Chiesa sia per metterla al riparo da gruppi settari votati a riti probabilmente satanici. Aspettiamo un segno
chiaro anche per collaborare in questa missione per il bene e la tutela degli edifici sacri.
Altrimenti non c’è alcuna differenza fra uno stato democratico e una dittatura che vuole eliminare qualsiasi segno di fede”.