Esiste una ‘via italiana alle missioni di pace’. Ne ha parlato alla cerimonia per il rientro della Julia dall’Afghanistan, il Capo di stato maggiore dell’Esercito, Claudio Graziano. Si tratta di un modo di condurre queste missioni ”che ci è riconosciuto da tutti all’estero e che oggi si è diffusa dappertutto – ha spiegato il Capo di Stato maggiore dell’ Esercito – E’ la capacità del soldato italiano di essere fermo quando necessario, anche impugnando un’arma, ma poi di essere umano e di far capire agli altri, alla popolazione, che lui è lì nel loro interesse e non nel nostro interesse”. ”In altre parole – ha proseguito il gen. Graziano – si tratta di far capire ai locali di non essere una truppa occupante ma come forze che servono a creare la sicurezza in quell’area. E questo di poter addestrare le loro forze e di consegnargli la sicurezza – ha concluso Graziano – è un passaggio importante e credo testimoni i successi delle nostre missioni”.
Il saluto della città agli alpini schierati in piazza primo maggio è stato portato dal sindaco, Furio Honsell, che ha ringraziato i militari ”per aver avuto il coraggio di andare nei teatri di guerra a portare quei valori che da 60 anni sono i fondamenti della nostra Repubblica”. Il comandante della Julia, generale Ignazio Gamba, ha invece ringraziato le ‘sue’ truppe ”per l’altra professionalità dimostrata in un teatro difficile come l’Afghanistan. Siete dei professionisti – ha detto – e lo avete dimostrato. I piu’ anziani hanno aiutato i piu’ giovani e in questo siete d’esempio a tutto il Paese”. Poi i ringraziamenti alle famiglie e il ricordo degli scomparsi. Infine, è intervenuto il Capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano, il quale ha spiegato che le missioni in Afghanistan cambieranno e diventeranno sempre piu’ ”di assistenza e supporto e soprattutto di vicinanza. Quel paese – ha concluso – ce la può fare, anzi – ha concluso – ce la fara’ senz’altro’
”La ‘Julia’ in Afghanistan si è comportata bene, come sempre”. Così il Capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano, ha ‘commentato’ il rientro della Brigata alpina dal teatro afghano, oggi, a Udine. ”In generale però – ha aggiunto – le forze armate italiane si stanno comportando sempre bene e soprattutto hanno la riconoscenza e anche la stima degli altri paesi”, ha detto ancora Graziano. Nel suo breve intervento alla cerimonia di piazza Primo maggio, Graziano, nel ricordare tutti i recenti caduti nel teatro afghano, ha sottolineato l’importanza della riforma dell’esercito con la creazione di brigate multiforze in grado di operare e mobilitare fino a 15mila uomini. ”Un po’ come ha fatto la Julia – ha aggiunto – che da questo punto di vista rappresenta un bell’esempio di nuova operatività”. Al termine della breve cerimonia, Graziano ha insignito di medaglia d’argento al valore dell’esercito il capitano Salvatore Toscano e il tenente Filomeno Mattia Schettino per meriti acquisiti nella missione in Gulistan (Afghanistan) nei mesi di novembre e dicembre 2012
“Orgoglio della nostra terra, eccellenza del Paese”: con queste parole la presidente della Regione Debora Serracchiani ha salutato oggi ad Udine, a conclusione della missione in Afghanistan, il ritorno della brigata Julia in Italia. “Ho voluto portare il saluto alla Julia, dopo un impegnativo servizio all’estero, di tutto il Friuli Venezia Giulia, che da sempre con affetto si riconosce nelle sue truppe alpine”. “In questo giorno di lutto e raccoglimento, difficile e tragico per il nostro Paese, voglio accomunare il ‘patrimonio’ di storia, onore, sacrificio ed umanità che da sempre ha contraddistinto la Julia e la grande famiglia degli alpini, in servizio attivo e in congedo, al cammino di abnegazione e solidarietà che molte donne e molti uomini sempre in divisa stanno portando avanti in questo momento a Lampedusa: a tutti i nostri militari ed alle forze dell’Ordine deve andare il ringraziamento del Paese e delle sue istituzioni”, ha concluso la presidente Serracchiani.