«L’aggravarsi della crisi occupazionale che colpisce anche il Friuli non si contrasta con norme il cui unico effetto sarebbe quello di ridurre le tutele dei lavoratori». È quanto ha dichiarato il segretario generale della Cgil di Udine Alessandro Forabosco di fronte agli oltre duecento delegati convocati stamane per l’attivo sindacale di Pasian di Prato, convocato in vista della manifestazione nazionale “Lavoro, dignità, uguaglianza per cambiare l’Italia”, indetta dalla Cgil per il 25 ottobre.
«Il nostro – ha aggiunto Forabosco – non è un no pregiudiziale a una riforma del mercato del lavoro, ma a una riforma che il Governo vuole imporre senza alcun confronto con il sindacato e con i lavoratori che esso rappresenta. È del tutto evidente, inoltre, che cancellare l’articolo 18 non servirà a estendere le tutele alle aree più fragili del mercato del lavoro, ma soltanto a rendere più deboli i lavoratori di fronte ai licenziamenti illegittimi delle aziende». Pieno consenso quindi sulla mobilitazione decisa a livello nazionale, che avrà nella manifestazione del 25 ottobre il suo primo grande appuntamento.
L’obiettivo fissato dalla Cgil provinciale è di portare a Roma un migliaio di manifestanti: alle 12 corriere prenotate dalle categorie del lavoro attivo, infatti, si aggiungeranno quelle dei pensionati e i manifestanti che raggiungeranno la capitale con mezzi propri. Uno sforzo organizzativo importante, come ha sottolineato Forabosco, ma che la Cgil considera indispensabile non soltanto per incidere sull’iter parlamentare del jobs act e sull’impostazione dei futuri decreti attuativi, «ma per rivendicare l’esigenza di una nuova politica economica e fiscale capace di creare lavoro rilanciando gli investimenti pubblici e privati».