Simone Cristicchi con Magazzino 18 ha vinto per due stagioni consecutive il premio del pubblico come miglior spettacolo ospitato nel circuito ERT, ma l’amore del Friuli Venezia Giulia per l’artista romano negli ultimi anni è cresciuto ancora anche grazie al progetto dedicato al terremoto del 1976 (Orcolat ’76). Il celebre “cant’attore” ritorna in regione nei prossimi giorni con il suo più recente lavoro, Il secondo figlio di Dio, spettacolo ispirato alla vicenda incredibile, ma realmente accaduta, di David Lazzaretti, detto il “Cristo dell’Amiata”. Il “musical civile”, scritto dallo stesso Cristicchi con Manfredi Rutelli e diretto da Antonio Calenda, sarà al Teatro Italia di Pontebba venerdì 2 marzo alle 21, per spostarsi nella destra Tagliamento, sabato 3 marzo all’Auditorium Comunale di Zoppola alle 20.45 e concludere la breve tournée domenica 4 marzo al Teatro Verdi di Maniago, ancora alle 20.45.
Ne Il secondo figlio di Dio si racconta la grande avventura di un mistico e l’utopia di un visionario di fine Ottocento, capace di unire fede e comunità, religione e giustizia sociale. Tra canzoni inedite e narrazione, Cristicchi ricostruisce la parabola di Lazzaretti, da figlio di carrettiere a predicatore eretico con migliaia di seguaci, del suo sogno rivoluzionario per i tempi, culminato nella realizzazione della “Società delle Famiglie Cristiane”: una società fondata sull’istruzione, la solidarietà e l’uguaglianza. Un proto-socialismo che sposa i principi del Vangelo delle origini, citato e studiato anche da Gramsci, Tolstoj e Padre Balducci. Simone Cristicchi racconta l’ ”ultimo eretico” Lazzaretti e un piccolo lembo di Toscana (Arcidosso e la Maremma grossetana) che diventa lo scenario di una domanda più grande, universale, che riguarda ognuno di noi: la possibilità di fondare una società nuova, più solidale, etica e giusta.
Le musiche e gli arrangiamenti dello spettacolo sono firmati dal Maestro udinese Walter Sivilotti.