Udine: dal 2014 nove case dell’acqua in città

Udine: dal 2014 nove case dell’acqua in città

mappa-udine-con-gocceUDINE. Arrivano a Udine nove case dell’acqua che renderanno capillare, in tutta la città, il servizio di distribuzione di acqua naturale e frizzante. Si tratta del nuovo progetto che il Comune di Udine, in collaborazione con il marchio Chiara Acqua, ha pensato per portare nei quartieri della città un servizio molto richiesto e utilizzato dai cittadini. Dal 2014 saranno dunque a disposizione delle famiglie di Udine 9 nuove strutture disposte in altrettanti punti, che comprendono sia zone centrali, sia i quartieri più periferici. Il progetto è stato illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta in piazza XX Settembre, dal sindaco Furio Honsell, accompagnato dagli assessori Alessandro Venanzi e Enrico Pizza, e dagli imprenditori del marchio “Chiara Acqua”, Daniele Nonino e Livio Busana.

Le nuove strutture sorgeranno nei seguenti punti: parco Foni (ex Moretti), piazzale Diacono, tra via San Daniele e via Ampezzo, in via Bariglaria tra Godia e Beivars, tra via Joppi e via San Rocco, in via Chisimaio (Villaggio del Sole), viale Vat, via Basaldella, via Piutti (Parco via Canada) e via Del Bon.

Grazie a questo accordo tra pubblico e privato, il Comune di Udine metterà a disposizione dei suoi cittadini delle nuove case dell’acqua senza alcun costo per le casse pubbliche, come avviene già in circa 40 Comuni tra Friuli Venezia Giulia e Veneto.

«Saluto con simpatia questa iniziativa che ricrea nei borghi della città quello che era lo spirito delle fontane» commenta il sindaco Furio Honsell. «Uno spirito che era un’occasione per approvvigionarsi dell’acqua potabile, ma anche per socializzare. Oggi il problema della qualità dell’acqua non si pone più perché l’acqua che esce dai rubinetti è sicura e controllata quotidianamente, ma, forse, il fatto che ce l’abbiamo tutti in casa ha contribuito a indebolire quella che era invece la dimensione sociale della raccolta dell’acqua. Auguro quindi a tutti i cittadini di raccogliere non solo acqua fresca e pulita, ma anche di fare delle nuove amicizie. Ultima considerazione – conclude il sindaco Honsell – è che questa pratica aiuta certamente il riuso delle bottiglie e, quindi, è una pratica che va nella direzione della sensibilità ambientale. Ringrazio infine i miei assessori, il vicesindaco Agostino Maio e l’assessore al Commercio Alessandro Venanzi, che hanno contribuito, durante il precedente mandato, quando erano consiglieri delegati di quartiere, a individuare i luoghi dove saranno posizionate le casette in base alle richieste raccolte dai cittadini dei vari borghi». Inoltre, l’assessore Enrico Pizza ha sottolineato «l’interessante rapporto tra pubblico e privato che fa risparmiare soldi della collettività», mentre il suo collega Alessandro Venanzi (che insieme a Maio, da quando erano consiglieri delegati di quartiere, hanno seguito il progetto individuando i siti di posizionamento delle strutture) ha fatto notare «l’ulteriore servizio dato dai monitor informativi installati sulle casette, che permetteranno di comunicare con in cittadini». I due imprenditori di Chiara Acqua, Daniele Nonino e Livio Busana hanno inoltre sottolineato «l’iniziativa partita due anni fa da Pradamano», ma anche il risparmio che queste 9 casette porteranno ai cittadini di Udine: «ben 10mila euro al giorno se si considera quanto si spenderebbe quotidianamente per acquistare la stessa quantità di acqua al supermercato». E infine, a ricordare l’impegno delle imprese artigiane in questo progetto è intervenuto il presidente di Confartigianato Udine, Graziano Tilatti: «Gli artigiani sono il vero motore dell’economia, capaci di innovare e questo è un bell’esempio di come 10 aziende del territorio riescono a fare squadra».