Udine: dentista abusiva a Reana, ordine dentisti “in Italia sono 15mila”

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“Valuteremo i presupposti per costituirci parte civile non appena la Procura della Repubblica ci notificherà l’azione giudiziaria intentata nei confronti dell’incolpata”, queste le parole pronunciate dal presidente dell’Ordine dei Medici di Udine, Maurizio Rocco, il giorno dopo il caso della dentista abusiva pizzicata a Reana del Rojale. “La tutela del decoro e della dignità della professione e la sicurezza dei cittadini impongono che, in carenza di una norma più severa, l’Ordine possa procedere chiedendo al giudice almeno un inasprimento della sanzione amministrativa”, ha chiarito. Parole durissime anche da parte del Presidente della CAO di Udine (Commissione Albo Odontoiatri), Giovanni Braga, secondo cui “siamo di fronte all’ennesimo esempio di un comportamento criminale che non accenna a scomparire, anzi è favorito dalla crisi economica e dall’illusione del risparmio” . Braga squarcia il velo sui rischi rappresentati dall’abusivismo e dal prestanomismo della professione medica: “Nel campo odontoiatrico rappresentano un fenomeno deplorevole e molto diffuso: sembra che in Italia siano almeno 15 mila gli esercenti abusivi l’Odontoiatria, con gravi conseguenze per la salute e la sicurezza dei cittadini. Ed il fenomeno è in crescita anche in altre branche della Medicina. A questo si accompagna un aumento della evasione fiscale, praticata proprio da coloro che, non essendo abilitati all’esercizio professionale, hanno tutto l’interesse a non comparire e restare nell’ombra”. Nella lotta contro queste piaghe, purtroppo, servirebbero pene esemplari, e invece quelle previste dall’articolo 348 del Codice Penale sono veramente blande e, pertanto, rimane “un buon affare” approfittare della difficoltà economica di molti cittadini. Per un cambio di rotta radicale, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici ed in particolare la Commissione Nazionale Albo Odontoiatri stanno lavorando da molto tempo – fanno sapere i presidenti Rocco e Braga – per ottenere l’inasprimento delle pene previste, chiedendo di elevare a 12 anni la reclusione e prevedendo la confisca dei beni degli esercenti abusivi delle professione e dei prestanome”.
“Ringraziamo i Carabinieri, in particolare i componenti del NAS, per la vigilanza e l’attenzione che continuano a dedicare a questa piaga sconcertante. E’ molto importante – conclude il dottor Braga – che “i cittadini controllino il possesso dei requisiti necessari per l’esercizio della professione del medico cui si intende rivolgersi consultando il sito dell’Ordine www.omceoudine.it o telefonando al numero 0432 504122”.