Inaugurata oggi, mercoledì 18 settembre, alle ore 18:30 nella Chiesa di Sant’Antonio Abate a Udine la mostra Dipingere il Mistero. L’arte della fede oggi, alla presenza dell’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, il Presidente del Comitato di San Floriano, don Angelo Zanello, il curatore della mostra, don Alessio Geretti, il Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Udine, Francesa Musto, il Direttore Archivio Diocesano di Udine, don Sandro Piussi e il Direttore Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo, Giuseppe Bergamini.
La mostra, definita dall’Arcivescovo di Udine come un vero e proprio itinerario di meditazione, è una selezione di ventitré opere da tutta Italia, dipinte da undici artisti – nove dei quali italiani, un ungherese e un giovane talento russo – capaci di impressionare per la qualità tecnica della pittura, per l’intensità drammatica delle emozioni, per la ricerca spirituale di autenticità, per il desiderio di proporre un nuovo canone di bellezza e per la genialità nel reinterpretare in modo innovativo le iconografie antiche.
Tra i possibili linguaggi, la mostra sceglie quello della pittura contemporanea, proponendo così la prima tappa di un percorso che intende proseguire di anno in anno, passando attraverso gli altri linguaggi artistici che tentano di dire in forme contemporanee l’attualità dell’annuncio cristiano.
La mostra si snoda attraverso cinque momenti spirituali e artistici. Anzitutto si introduce il tema del rapporto tra bellezza e rivelazione e tra arte e cristianesimo, mostrando – ad esempio in un’opera come la Pietà, di Oleg Supereco – come i canoni classici dell’arte cristiana siano ancora oggi reinterpretabili in modo toccante, attento al contenuto di fede e al tempo stesso capace di sorprendere per novità di impostazione –. Poi, quasi per contrasto, si affronta la questione dell’emancipazione dalle antiche abitudini iconografiche – come ne La visione di Irene, di Agostino Arrivabene –, che nasce dal desiderio di narrare con maggiore autenticità spirituale ciò che le abitudini formali del passato rischiavano di nascondere progressivamente. Quindi, si presenta l’intensità di una pittura che s’avvicina allo slancio mistico e alla drammaticità spettacolare della stagione barocca – come ben attesta, ad esempio, il dipinto La donna vestita di sole, di Giovanni Gasparro –.
Un ulteriore momento del percorso volge lo sguardo alla “discendenza artistica” di Caravaggio, che anche oggi cerca di rendere nella potenza del chiaroscuro e in un realismo formale l’impatto tra grazia divina e vita umana, insieme al fascino della santità – così il San Francesco riceve le stigmate, di Aurelio Bruni –. Ultimo cenno della mostra è per la pittura che essenzializza forme e tratti e materie, alla ricerca di una semplicità mistica che conduce per mezzo del visibile sulla soglia dell’invisibile – ad esempio, Preghiera, di Luigi Mor –.
La mostra Dipingere il Mistero è realizzata dal comitato di San Floriano di Illegio con la Pastorale della Cultura e l’Ufficio diocesano per i Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Udine in collaborazione il Museo Diocesano, la Provincia di Udine e la Camera di Commercio di Udine.
Orari della mostra nella Chiesa di Sant’Antonio Abate, Udine:
Apertura tutti i giorni, ore 10.00 -13.00 / ore 15.00 -18.00
Ingresso: gratuito
Foto: Simone di Luca