A fronte dei sempre più frequenti incidenti causati dall’attraversamento di caprioli nel territorio del Cervignanese, l’assessore provinciale Marco Quai, su disposizione del Presidente Fontanini, ha convocato un incontro urgente per domani con il sindaco Gianluigi Savino, il presidente del Distretto Venatorio Albano Bergamasco e il direttore della riserva di caccia Italo Zorat. Obiettivo: valutare collegialmente i punti più critici della viabilità locale, quelli cioè maggiormente interessati dagli impatti tra ungulati e veicoli, per installare dissuasori ottici e acustici, dispositivi che frenano il passaggio degli animali in concomitanza con il transito dei mezzi. I dissuasori bianchi o colorati posti sui paracarri stradali deviano il fascio di luce dei fari dell’auto verso i lati della strada dissuadendo l’animale dall’attraversarla, quelli acustici – sempre al passaggio del veicolo – emettono ultrasuoni percepiti dagli animali e non dall’uomo. “Si tratta di una soluzione che la Provincia di Udine sta già sperimentando con successo a Pagnacco: dall’installazione dei dispositivi su diversi tratti di strada provinciale, infatti, non si sono più verificati incidenti – afferma Quai -. Questa metodologia che tutela la sicurezza degli utenti della strada e salvaguarda anche la fauna selvatica, risulta efficace e si intende applicare anche nel Cervignanese, vista l’incidenza degli episodi, ma anche in altre zone del territorio interessate dal fenomeno, come la fascia montana”.
Gli incidenti stradali causati dall’impatto con caprioli, cervi e cinghiali hanno registrato un incremento negli ultimi anni tanto da indurre la Provincia a individuare soluzioni per prevenire il problema all’origine sperimentando soluzioni già in uso in Austria, Germania e Svizzera con risultati significativi in termini di riduzioni dei sinistri. “Accorgimenti che dovrebbero essere inclusi già nella fase di realizzazione di tutte le nuove opere viabilistiche specie se queste si trovano fuori dai centri abitati – aggiunge Quai-. La spesa è minima a fronte dei costi complessivi dell’opera stessa e del costo sociale derivante dagli incidenti”. Al riguardo, l’assessore Quai ricorda che nel 2015 le richieste di indennizzo sono state 249, trend che pare confermato anche nei primi mesi del 2016: ad oggi sono 62 le richieste presentate da privati alla Provincia di Udine per il rimborso dei danni conseguenti all’impatto di animali selvatici con i veicoli. Significativo l’importo complessivo pari a oltre 165 mila euro”. Nella percentuale degli incidenti stradali causati fauna selvatica, la maggior parte (83%) sono provocati da caprioli e cervi.
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