Udine: festival della pace, partenza dedicata a Bobbio – 16 giu

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Il ricordo di un grande maestro del pensiero laico del Novecento. Sarà dedicata all’impegno civile di Norberto Bobbio, a sei anni dalla sua scomparsa, la conferenza che, in una sorta di aperitivo in attesa della rassegna vera, in programma da 17 al 20 giugno, aprirà la seconda edizione del Festival della Pace.
Domani, mercoledì 16 giugno, alle 18 in sala Ajace, infatti, la rassegna promossa dal Comune e organizzata dal Teatro Club Udine partirà con “Guerra e pace nel pensiero di Norberto Bobbio”, un incontro al quale parteciperanno, moderati dal giornalista Gianpaolo Carbonetto, lo storico Fulvio Salimbeni e il filosofo Nicola Gasbarro, entrambi docenti all’ateneo friulano.
“Si tratta – spiega Angela Felice, coordinatore generale della manifestazione curata alla direzione artistica dal politologo Ekkehart Krippendorff – di una riflessione sul pensiero e sull’impegno civile di una figura universalmente considerata come un’altissima coscienza critica della contemporaneità  ed esponente neoilluministico del razionalismo metodologico. Garanzia di rigore – spiega – e fonte di dialogo e pluralismo democratici”. Al centro della riflessione di Bobbio, infatti, sta anche “Il problema della guerra e le vie della pace”, come titola il volume (Il Mulino, Bologna 2009) che raccoglie la summa della sua pluridecennale indagine in materia. Un maestro indimenticabile, che di sé diceva, come monito anche per altri: “Ho imparato a rispettare le idee altrui, ad arrestarmi davanti al segreto di ogni coscienza, a capire prima di discutere, a discutere prima di condannare”.
Con la conferenza di domani, quindi, scatta il conto alla rovescia dell’edizione 2010 del Festival della pace, che raccoglierà in modo unitario, la fitta rete di soggetti impegnati a promuovere concretamente una politica della pace.
Ricco il calendario per la prima giornata ufficiale del Festival, con l’inaugurazione, giovedì 17 alle 17.30 presso la Galleria “Tina Modotti” (ex mercato del pesce), della mostra fotografica “Udine città d’armi”, che raccoglierà 130 scatti di giovani fotografi guidati dal maestro Cesare Genuzio alla scoperta delle tracce lasciate dagli eventi bellici in città, con le inevitabili conseguenze sulla militarizzazione, anche successiva, del territorio.
Alle 19, al cinema Visionario”, prima dell’apertura ufficiale della kermesse con i saluti delle autorità (20.30 sempre al Visionario), sarà la volta della proiezione di “Standing Army”, un’avvincente inchiesta, firmata da Thomas Fazi e Enrico Parenti, sulla ragnatela di basi militari che gli Stati Uniti hanno tessuto in tutto il pianeta durante gli ultimi sessant’anni. Chiusura di giornata, alle 21 nelle stesse sale di via Asquini, con la proiezione di “Oltre le regole – The messenger”, film d’esordio di Oren Moverman, che esplora in modo originale la più brutale e insensata delle espressioni dell’umana avidità e debolezza.
Il Festival della pace, articolato in quattro giornate di riflessioni, incontri, concerti, proiezioni e momenti di festa, ambisce dunque a mettere in campo e sperimentare un’ipotesi in positivo, che comporti anche un modo nuovo di riflettere sulla pace e, finalmente, riprogettarla.
Tutti gli incontri, i concerti, gli ingressi alle mostre e le proiezioni sono gratuiti. Per informazioni o per consultare il programma completo: PuntoInforma (via Savorgnana, 12 – 0432 414717/718) e Teatro Club Udine (0432 507953).