Il Comune di Udine sarà finalista del Premio Smart City 2014. Il premio per le amministrazioni più innovative e gli esempi di eccellenza attivi in ambito pubblico verrà consegnato giovedì 17 aprile a Padova, durante la seconda giornata di Smau, la fiera dedicata all’Infomation and Communication Technology (ICT) del Nord Est.
Palazzo D’Aronco è arrivato in finale grazie al Progetto Re-freedom (REte Funzionale per la Ricerca e spErimentazione di sErvizi innovativi per la DOMiciliarità) sviluppato dal Comune, Rino Snaidero Scientific Foundation e Friuli Innovazione. Obiettivo del progetto è mettere a disposizione di diversi soggetti interessati (persone con disabilità, anziani, famiglie, aziende, professionisti) conoscenze e informazioni sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie per migliorare la qualità della vita in casa. Inoltre il progetto sperimenta il supporto all’erogazione di servizi domiciliari, per ritardare le necessità di ricovero.
“Si tratta di un’iniziativa – spiega il sindaco di Udine, Furio Honsell – che ho personalmente voluto come sindaco e come membro del Comitato tecnico scientifico della Rino Snaidero Scientific Foundation. Una progettazione, dedicata alle persone più fragili, congiunta tra vari partner e che considera la diversità come opportunità e come arricchimento. È l’ambiente, infatti, che rende disabili e non viceversa. Sono quindi molto lieto – conclude – che abbia ottenuto anche il riconoscimento del Premio Smart City. Un riconoscimento che va anche alla Rino Snaidero Scientific Foundation ,a Friuli Innovazione e alla Regione Friuli Venezia Giulia che ha cofinanziato al 50% con il Comune di Udine questo progetto”.
Dopo un’attenta analisi su prodotti e servizi domotici in grado di migliorare la qualità della vita dei disabili, degli anziani e dei loro familiari, sono stati realizzati due alloggi laboratorio dove ottimizzare e sperimentare tecnologie. Nello specifico, un appartamento è stato ricavato in via Colugna ed è stato “costruito” per persone con menomazione motoria. Un altro appartamento è stato invece realizzato in via Mantova ed è stato progettato per persone con disabilità di tipo sensoriale (visiva, uditiva) o cognitiva lieve. Per entrambi gli appartamenti è stata scelta un’interfaccia-utente da cui è possibile richiamare programmi e software per facilitare la socializzazione, la comunicazione di informazioni e notizie ai propri contatti e ai servizi socio sanitari di riferimento, nonché le richieste di supporto e di aiuto in caso di necessità.
Nella fase di progettazione e di realizzazione degli appartamenti, ma ancor più nella fase di sperimentazione, sono stati coinvolti gli utenti finali e le loro famiglie. Con la loro collaborazione sono state testate le funzionalità degli ausili e delle soluzioni progettuali, strutturali, tecnologiche. Anche le aziende partecipanti al progetto hanno potuto rendere disponibili prodotti e prototipi, per testarli con gli utenti finali. Il risultato di questo processo collaborativo è la disponibilità di due “laboratori”, con soluzioni architettoniche e di arredamento, prodotti e tecnologie messe in opera, a disposizione di aziende, professionisti, anziani, disabili e famiglie.