Udine, 12 maggio 2015 – Un accordo di collaborazione scientifica, didattica e culturale fra Università di Udine e National University of Architecture and Construction of Armenia di Yerevan. È stato sottoscritto oggi a palazzo Florio dai rettori delle Università di Udine e della National University of Architecture and Construction of Armenia di Yerevan, Alberto Felice De Toni e Gagik Galstyan, con il direttore del Dipartimento di ingegneria e architettura (Dica) dell’ateneo friulano, Gaetano Russo. L’accordo, il primo dell’ateneo friulano con l’Armenia, prevede, in particolare, l’avvio di scambi bilaterali di docenti, ricercatori, studenti, laureandi e laureati per soggiorni di studio e per attività di ricerca. L’intesa è di durata triennale con possibilità di tacito rinnovo per ulteriori tre anni.
«Si tratta – ha detto il rettore, Alberto Felice De Toni – di un accordo significativo, con una realtà dinamica e con importanti collegamenti con altre Università europee e italiane, che consolida l’azione intrapresa dall’Ateneo nella direzione dell’internazionalizzazione. L’Armenia, giovane stato dell’area caucasica, è un luogo di investimento di capitali occidentali da parte delle comunità armene della diaspora e l’investimento nel capitale umano è sicuramente uno dei settori privilegiati. In questo l’Università di Udine, grazie alla sua lunga tradizione di rapporti con realtà accademiche lontane, anche in sinergia con realtà economiche e produttive, può fornire un know-how e ricevere input di sviluppo importanti».
«L’accordo – ha sottolineato il direttore del Dica, Gaetano Russo – consolida il piano di sviluppo che il nostro Dipartimento sta mettendo a punto, da diversi anni, nella direzione dell’internazionalizzazione. L’interesse della National University of Architecture and Construction of Armenia di Erevan per i corsi di Ingegneria civile e Architettura ci lusinga e conferma che l’azione intrapresa ha seguito la giusta direzione. In particolare, l’interesse per le discipline della topografia, delle costruzioni civili e della sismica trova un riscontro significativo nelle nostre competenze».
Soddisfazione ha espresso la prorettrice e delegata all’internazionalizzazione Antonella Riem, «per questa collaborazione internazionale – ha detto – che lavorando su scienza e conoscenza, attraverso l’incontro, avvicina i popoli e ci permette di immaginare un mondo collaborativo e di pace. Questo ritengo sia l’obiettivo primario dell’Università e dell’internazionalizzazione. Per dirla con il grande poeta armeno Daniel Varujan “basta che resti qualcuno, qualcosa, una parola ben detta, che da questa può ricrescere tutto”».
L’accordo si realizzerà in base a programmi annuali di didattica e ricerca congiunte, con la possibilità di cooperazione ai programmi di insegnamento, di partecipazione a seminari e convegni e di realizzazione di comuni progetti di ricerca. Sarà inoltre incoraggiato lo sviluppo e l’approfondimento di legami culturali tra gli studenti che prenderanno parte alle attività previste dall’accordo.
La sottoscrizione è avvenuta alla presenza, tra gli altri, del presidente e del vicepresidente dell’Associazione friulana-armena “Zizernak”, Daniel Temresian e Paolo Corubolo, della responsabile scientifica dell’accordo, Anna Frangipane, docente di architettura tecnica dell’ateneo di Udine, e della referente operativa e promotrice dell’iniziativa, Daniela Fabrici.
Il protocollo d’intesa nasce dall’interessamento della Associazione friulana-armena “Zizernak – Rondine”, nelle figure del presidente e del vicepresidente. L’associazione, impegnata da moltissimi anni nella direzione dello sviluppo di relazioni di amicizia tra regione Friuli Venezia Giulia e comunità armena, ha fortemente operato affinché anche le due comunità scientifiche potessero avviare un rapporto di scambio e collaborazione.
«Un primo momento di incontro – ricorda Anna Frangipane – si è concretizzato nel febbraio scorso con la visita del rettore De Toni all’Isola di San Lazzaro degli Armeni, su invito dell’abate generale della Congregazione mechitarista di Venezia, padre Elia Kilaghbian, presenti i rappresentanti dell’Associazione “Zizernak” e Daniela Fabrici».