Udine: Forza Italia, emergenza immigrati dovuta al disinteresse delle istituzioni

Udine: Forza Italia, emergenza immigrati dovuta al disinteresse delle istituzioni

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Il coordinamento di Udine di Forza Italia ha rilevato, nel corso di una riunione, come l’emergenza immigrati che sta colpendo la città sia causata dall’inerzia e dalla mancanza di interventi dello Stato, della Regione Friuli Venezia Giulia e dell’amministrazione comunale di Udine. I quasi duecento immigrati che si aggirano nel capoluogo e che non trovano riparo per pernottare sono infatti clandestini ai quali Germania e Austria hanno negato la qualifica di profughi. Senza bisogno di altri accertamenti gli organi dello Stato dovrebbero dunque provvedere al loro immediato rimpatrio. Tenendo conto di questo mancato intervento la Regione e l’Amministrazione comunale si sarebbero dovute dotare già da tempo (come richiesto oltre un anno fa da Forza Italia) di un piano di emergenza per soccorrere provvisoriamente le persone in difficoltà. La Regione ha proposto da mesi come soluzione l’accoglienza diffusa, la collocazione cioè degli immigrati nel maggior numero possibile di comuni. La soluzione è rimasta tuttavia una semplice dichiarazione di volontà, considerando che il sindaco di Udine – corresponsabile dell’ordine pubblico in città – non è riuscito ad ottenere la collaborazione dei comuni circostanti, al punto da invocare ora come alternativa l’utilizzo dell’esercito e l’attuazione dei respingimenti.
Forza Italia ritiene – di fronte alla disorganizzazione dell’apparato pubblico che non ha saputo prevedere quanto era ampiamente prevedibile da mesi – che si debba fermare immediatamente l’arrivo degli immigrati irregolari e che si debba intervenire d’urgenza con l’allestimento di tendopoli per accogliere per il minor tempo possibile le persone già sul nostro territorio e che devono essere rimpatriate, anche considerando che l’afflusso di immigrati è destinato inevitabilmente ad aumentare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Soprattutto non si può confidare nell’utilizzo delle caserme dismesse per una accoglienza prolungata, visto che le caserme sono inagibili e prive dei servizi di base che si potrebbero attivare solo in tempi lunghi e con costi rilevanti.