Un viaggio per non dimenticare e per conoscere. Un percorso civile attraverso gli spunti che possono venire dalle ricerche storiche e dai documenti di una mostra, così come dalle suggestioni proposte da uno spettacolo, un concerto o un film o, ancora, dalle parole, rare e preziose, affidate ai testimoni della Shoah.
Appuntamento tradizionale e irrinunciabile per la città, torna anche quest’anno il ricco calendario di iniziative organizzate dal Comune di Udine per la Giornata della Memoria, che dal 2000, ogni 27 gennaio, il mondo intero dedica al ricordo dell’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, per commemorare tutte le vittime della persecuzione fascista e nazista come ebrei, rom, omosessuali, disabili, malati di mente e testimoni di Geova.
“Anche quest’anno, come ormai da molto tempo a questa parte – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Udine, Luigi Reitani – palazzo D’Aronco aderisce alle iniziative nazionali organizzate per la Giornata della Memoria, anniversario della liberazione dei prigionieri del campo di sterminio di Auschwitz, con un denso programma di attività che, dal teatro alla musica, dalla letteratura alla divulgazione storica, alla cinematografia, contribuisce alla conoscenza di uno dei più tragici episodi della civiltà occidentale. Intendiamo con questo rivolgerci in particolar modo ai giovani, riaffermando il valore della coscienza civile e della memoria come base del vivere comune”.
La rassegna, come sempre organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune, vede il coinvolgimento anche di numerose realtà culturali e associazionistiche del territorio, come i Civici Musei del Comune, la biblioteca civica “Joppi”, il Teatro Club Udine, l’associazione Amici della Musica, il Centro Espressioni Cinematografiche, l’associazione culturale Bottega Errante e l’associazione Italia Israele.
Entrando nello specifico del calendario, il programma messo a punto dal Comune partirà già questo mercoledì 23 gennaio alle 17 alla Galleria Fotografica Tina Modotti con l’inaugurazione della mostra “Litorale Adriatico: progetto annessione. Propaganda e cultura per il nuovo ordine europeo (1943-1945)”. L’esposizione fotografico-documentaria, curata da Enzo Collotti e Paolo Ferrari, resterà aperta a ingresso libero fino al 3 marzo (venerdì dalle 15 alle 18, sabato e festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, oltre che su prenotazione nelle mattine per le scuole). Tema della mostra è la violenza della propaganda e della cultura nazista, volte a creare i presupposti per l’annessione del Friuli e di tutta la Zona di Operazioni Litorale Adriatico nel Terzo Reich. Temi affrontati a partire da una straordinaria documentazione fotografica, conservata negli archivi comunali di Udine, relativa alla mostra “Bolscevismo senza maschera”, allestita nel 1944 prima a Trieste e poi a Udine (dove venne inaugurata il 19 luglio 1944). Le fotografie esposte permettono di ripercorrere i temi trattati dai nazisti e l’impatto sulla città, nel cui centro furono collocati i pannelli e allestite alcune vetrine di negozi. Accanto a queste immagini, sono presentate fotografie, documenti, manifesti dell’epoca e libri provenienti da diverse raccolte della regione.
Sempre il 23 gennaio, ma alle 18 presso la sala Corgnali della biblioteca civica “Joppi”, è in programma invece la presentazione del libro “Legami pericolosi. Ebrei e cristiani tra eresia, libri proibiti e stregoneria” di Marina Caffiero. A dialogare con l’autrice saranno Pier Cesare Ioly Zorattini, Andrea Del Col e Giuseppina Minchella.
Il programma prosegue poi giovedì 24 gennaio alle 20.30 al Teatro Palamostre con una serata all’insegna dei canti tradizionali ebraici. Il concerto, proposto dagli Amici della Musica, vedrà salire sul palco l’ensemble Klezsfardit. Il loro spettacolo rappresenta la parte positiva del “ricordo”, ovvero le bellissime danze popolari formatesi attorno alla tradizione ebraica e sefardita. Nonostante la recente formazione, l’ensemble ha ottenuto entusiastici apprezzamenti e richieste da tutto il mondo musicale specializzato. È, inoltre, l’unico gruppo ad eseguire musiche della tradizione folkloristica ebraica italiana sulla scena mondiale.
Spazio al grande schermo, invece, venerdì 25 gennaio alle 9.30 al cinema Visionario, per la presentazione dedicata alle scuole del film “In Darkness” diAgnieszka Holland. Tratto dal libro “In the Sewers of Lvov” di Robert Marshall, ma ispirato anche alle memorie della sopravvissuta Krystyna Chiger, “In Darkness” racconta una storia accaduta realmente durante la II Guerra Mondiale a Leopoli, la città galiziana (attualmente Ucraina) che al tempo apparteneva alla Polonia occupata dai nazisti.
Venerdì 25 sarà la giornata in cui verrà inaugurata anche un’altra mostra, stavolta dedicata alle opere “Lager” di Michele Piva. L’esposizione, ospitata alle Gallerie del Progetto di Palazzo Morpurgo in via Savorgnana fino al 6 marzo sarà inaugurata il 25 alle 18 e sarà aperta al pubblico dal martedì alla domenica dalle 15 alle 18 (la mattina su prenotazione per le scuole). Il nucleo centrale della mostra di Michele Piva è stato esposto a Udine più di quaranta anni fa. Le undici opere, che costituiscono il ciclo dei “Lager”, furono presentate infatti per la prima volta in sala Ajace nel febbraio del 1970 e ora tornano in città dopo aver viaggiato in vari luoghi d’Italia. Rispetto a quella prima esposizione, l’artista presenta anche un significativo nucleo di disegni, sempre legati al tema dei campi di concentramento, e quattro dei suoi recenti “Soli”, sculture metalliche allestite sotto gli archi della loggia del giardino di Palazzo Morpurgo.
Appuntamento ormai tradizionale, tornano anche quest’anno le letture dei brani elaborati e scelti dalle classi secondarie di I e II grado della città. Sabato 26 gennaio alle 11 presso l’auditorium dell’Istituto Percorto di Udine (via Leichet, 4) andrà in scena “Cara Anne Frank” di e con Nicoletta Oscuro, che ha anche curato l’omonimo percorso nell’ambito del progetto Savè-Biblioteca & Scuola 2012-2013.
Il ricco programma si chiude lunedì 28 gennaio con un doppio appuntamento. La mattina alle 10 al Visionario ci sarà una seconda proiezione per le scuole. Stavolta sul grande schermo verrà presentato il film “Oltre il filo” di Dorino Minigutti, un intreccio avvincente e toccante delle storie dei bambini sopravvissuti al campo di concentramento di Gonars raccolte a settant’anni di distanza da quelle tragedie.
Sempre lunedì 28, infine, la rassegna si chiuderà con lo spettacolo “Balkan Burger” di Stefano Massini, proposto dal Teatro Club per la stagione di Akrópolis 13 al Teatro Palamostre di Udine alle 21.
A un passo dalle nostre coste, i Balcani sono stati fino a pochi anni fa teatro di guerre sanguinose. Antiche comunità di lingue e fedi diverse, abituate da secoli a convivere in pace, si sono rovesciate in gruppi l’un contro l’altro armati. Era un luogo dove “se preghi Dio si girano in quattro”, ma poi il mosaico spirituale è andato in frantumi. Da questa tragedia prende spunto lo spettacolo di Stefano Massini, scrittore-regista che da ragazzo ha frequentato la comunità ebraica fiorentina. È la storia di Razna, figlia di un rabbino in una comunità ebraica tollerata dai Turchi, che attraversa la storia e le confessioni, passando tra preti, imam, pope e rabbini, cambiando punto di vista e diventando ogni volta vittima sacrificale. Un viaggio simile a quello di Orlando nel romanzo di Virginia Woolf, cui darà voce l’attrice Luisa Cattaneo sul tappeto sonoro dal vivo di Enrico Fink, insigne musicista klezmer.