“Come io ho già segnalato da oltre un mese, attualmente, la presenza a Udine di centinaia di persone, tra profughi e richiedenti asilo che non hanno adeguate strutture di accoglienza, è insostenibile. Sono ormai troppe le persone che dormono per strada, sotto le pensiline delle biciclette, in viale Europa Unita, sui marciapiedi di viale Ledra, sotto i portici della città o al parco Moretti, uno dei parchi più frequentati della città”.
Inizia così la lettera che il sindaco di Udine, Furio Honsell, di concerto con tutta la giunta comunale, ha scritto oggi, 1 settembre, al prefetto del capoluogo friulano, Vittorio Zappalorto e all’assessore regionale alla Cultura, Sport e Solidarietà, Gianni Torrenti. Un testo, quello scritto dal primo cittadino, in cui si chiede una soluzione immediata per porre rimedio alla situazione di emergenza che da tempo si verifica in città a causa di decine e decine di persone che vagano e dormono per strada in attesa dell’avvio delle procedure per la richiesta di asilo.
“Penso sia indispensabile – si legge ancora nella missiva a prefetto e assessore – provvedere immediatamente al reperimento di nuovi prefabbricati o, quantomeno, al reperimento di nuove tende per poter ospitare queste persone nella caserma Cavarzerani o, se lo ritenete, alla caserma Osoppo o in un’altra delle caserme dismesse che si trovano sul territorio del Friuli. Tra l’altro, segnalo anche come la situazione degli attuali oltre 300 richiedenti asilo, che si trovano alla Cavarzerani sotto le tende, diventerà presto insostenibile non appena, finita l’estate, scenderanno le temperature ed arriveranno le piogge”.
Chiari i rischi a cui il sindaco pensa non appena le condizioni climatiche peggioreranno con l’arrivo dell’autunno. “Come immaginerete – scrive Honsell –, c’è il rischio che la situazione diventi presto insalubre e che possa essere difficilmente gestibile, con possibili e probabili ricadute sull’ordine pubblico. Per questo motivo – prosegue –, chiedo urgentemente un incontro, ma è fondamentale intanto che il piano regionale venga applicato con effetto immediato, oppure che vengano, sempre con effetto immediato, reperite delle nuove strutture dove alloggiare questi richiedenti asilo. La città di Udine è una città civile e non è possibile continuare ad avere delle persone che dormono per strada, come accade in altre metropoli europee, americane o asiatiche”.
Da qui l’appello. “Il mio invito – chiede – è a mettere immediatamente in atto tutte le misure necessarie, e da parte mia e della mia giunta ci rendiamo completamente disponibili a fornire tutti gli spazi e i mezzi utili, nei limiti, ovviamente, delle competenze che spettano al Comune”.