L’Assemblea Comunità linguistiche friulane, costituito da 102 Comuni, chiederà al Parlamento che, nella revisione della legge elettorale, sia garantita la rappresentanza politica della minoranza linguistica friulana in Parlamento. La delibera parte dal fatto che l’Italicum prevede sbarramento al 20% per le liste rappresentative di comunità linguistiche su base circoscrizionale, norma derogata per Trentino Alto-Adige/Südtirol e Valle D’Aosta/Vallee d’Aoste dove è vigore un regime elettorale speciale. Secondo le Comunità, con la creazione in Fvg di “due collegi il cui confine sottrae aree amplissime friulanofone per inglobarle nel debordante collegio triestino, verrà diluita, senza possibilità di rappresentanza, la minoranza friulana e la minoranza slovena”. Per il presidente della Comunità, Diego Navarria, “è il momento di una forte azione perché ai friulani sia restituita dignità politica, con i diritti affermati da Costituzione, leggi ed Europa, che lo Stato non ci riconosce”.