n dispositivo tecnologico per cucine componibili con cui ottenere sapone dagli oli esausti, un cronotermostato innovativo per garantire maggiore controllo del riscaldamento domestico e conseguente risparmio energetico, un super guanto resistente capace di resistere più degli attuali in commercio ai danni alle mani provati da incidenti sul lavoro e un sensore che aiuta a trovare parcheggi liberi nelle città utilizzando le tecnologie del cloud computing. Sono i quattro progetti vincitori di Strat Cup Fvg 2013, promossa dalle università di Udine, Trieste e Sissa, in collaborazione con Friuli Innovazione e con il sostegno dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e di Pordenone e della Fondazione Crt di Trieste. I vincitori sono stati proclamati venerdì 27 settembre a Udine durante “Near / Nordestnight: la notte europea dei ricercatori”.
Tre su quattro sono progetti dell’università di Udine: si tratta di “Re-Oil” (composto dal dottorando di ricerca di Fisica Leonardo Venturelli e dallo studente dell’Isia di Firenze Guido Marchesini) per l’area “Agrifood-Cleantech-Green”, “Thermostat++” (di cui fanno parte il docente Pier Luca Montessoro, i ricercatori Riccardo Bernardini, Paola D’Agaro, Mirko Loghi e Daniele Casagrande e l’assegnista Stefan Wieser, tutti del dipartimento di Ingegneria elettrica, gestionale e meccanica) per il settore “Industrial” e “Fingersafe” (composto da docente Rino Gubiani, dagli assegnisti di ricerca Sirio Cividino e Daniele Dell’Antonia e dallo studente Gianfranco Pergher, tutti del dipartimento di Scienze agrarie e ambientali) per l’area “Life Science”.
ll progetto “Park Eye & Brain” (composto daRoberto Pugliese, Georgios Kourousias e Alessio Curri, esperti del centro di ricerca Elettra Sincrotrone di Trieste) dell’università di Trieste per l’area Ict-Sociale Innovation, invece, si è aggiudicato anche il premio “Start Cup Challenge Fvg” con l’azienda Eurotech, ovvero la sfida che alcune aziende, in collaborazione con Friuli Innovazione, hanno proposto agli innovatori. Eurotech aveva scelto di lanciare una sfida per l’utilizzo più innovativo della propria piattaforma “Everyware Cloud”, una soluzione completa che include connettività e gestione di dispositivi basati sul cloud per offrire soluzioni che permettano la raccolta e l’aggregazione di dati provenienti da più dispositivi, la loro analisi in tempo reale e la gestione degli stessi dispositivi.
Nella sezione dedicata alle scuole superiori, invece, il progetto migliore è risultato essere “Green People”, composto da David Bonanno, Marika Vanzetto, Lorena D’Andrea e Ester Zuccato dell’Istituto Zanon. L’idea si basa sul recupero di una struttura attualmente inutilizzata in stato di degrado, per farne una piscina ecosostenibile dotata di tutte le ultime innovazioni in campo green, come pannelli solari, turbine connesse alle pompe dell’acqua e generatori di energia collegati agli strumenti per l’acquagym. Gli studenti del gruppo sono stati premiati con i biglietti per assistere a quattro spettacoli e concerti di Azalea Promotion, sponsor dell’iniziativa. I quattro vincitori di Start Cup Fvg si sono aggiudicati cinquemila euro a testa per poter iniziare a sviluppare la propria idea imprenditoriale e l’accesso alla finale del Premio Nazionale dell’Innovazione che si svolgerà i prossimi 30 e 31 ottobre a Genova, durante il Festival della Scienza.
Il comitato scientifico che ha selezionato i vincitori era formato da Fabio Feruglio, direttore di Friuli Innovazione, Elisa Micelli, responsabile dell’area “Fare Impresa” di Friuli Innovazione, Oldino Cernoia, vice presidente della Fondazione Crup, Guido Nassimbeni, docente dell’università di Udine, Andrea Volpe, dottore commercialista, Mathew E, Diamond, delegato della Sissa, Paolo Santangleo, segretario generale della Fondazione Crt di Trieste, Roberto Della Marina di Friulia e Fabrizio Rovatti di Innovaction Factory. La premiazione è terminata con lo spettacolo della Banda Osiris, Federico Taddia e Telmo Pievani dal titolo “Finalmente il finimondo”, un viaggio fino alla fine del mondo, attraverso cinque tappe affrontate in chiave evoluzionistica: catastrofe, apocalisse, disastro, nemesi ed estinzione.
Ecco i quattro progetti vincitori:
Area “Agrifood-Cleantech”: il gruppo “ReOil” dell’università di Udine ha proposto, rispondendo alla sfida lanciata dalla Snaidero, azienda leader nella produzione di cucine, un dispositivo tecnologico per cucine componibili che ricicla gli oli vegetali utilizzati per la cottura dei cibi per ottenere il sapone per lavastoviglie e lavatrici. Un’idea che punta a ridurre sia gli sprechi sia l’inquinamento delle falde e dei terreni a causa di abitudini sbagliate che favoriscono l’inquinamento.
Area “Ict-Social Innovation”: il gruppo “Park Eye & Brain” dell’università di Trieste ha progettato la costruzione e il dislocamento di sensori che processano i dati e produce informazioni sulla disponibilità di parcheggi liberi. I snsori sono piccoli e alimentabili attraverso celle solari e sono resistenti alle intemperie. Il dispositivo utilizza una telecamera ma elabora i dati con algoritmi specializzati e non produce immagini che possano violare la privacy dei cittadini. Il segnale elaborato viene poi inviato in tempo reale via rete a un sistema centralizzato basato sulle tecnologie del cloud computing. Un sistema utile ai gestori della municipalità integrata, ai gestori dei servizi pubblici e agli stessi cittadini che possono visualizzare le informazioni direttamente su smartphone.
Area “Industrial”: il gruppo “Thermostat++” dell’università di Udine che ha già fatto domanda per depositare il brevetto dell’idea, propone un cronotermostato per il controllo del riscaldamento domestico che presenta numerosi elementi innovativi: fra le altre cose, attiva il sistema di riscaldamento con l’esatto anticipo necessario per raggiungere la temperatura desiderata al tempo impostato dall’utente, sfrutta l’energia termica dell’abitazione per spegnere eventualmente il sistema in anticipo rispetto ai tempi programmati, regola la temperatura dei cicli di accensione e di spegnimento della fiamma misurando le tubazioni in uscita dalla caldaia.
Area “Life Science: il progetto “Fingersafe” dell’università di Udine ha sviluppato un super guanto protettivo in grado di ridurre gli effetti derivati da infortuni alle mani dovuti a schiacciamento o cesoiamento, in caso di incidenti sul lavoro durante l’utilizzo di presse, forbici pneumatiche o caduta di carichi dall’alto. Questo guanto presenta standard più alti di resistenza rispetto a quelli attualmente in commercio.