Per tutti gli udinesi e non solo è un simbolo della città e dell’intero territorio friulano. L’origine del colle del castello, un significativo rilievo al centro della pianura friulana, è quasi sicuramente dovuto all’accumulo dei detriti nel corso dei secoli anche se secondo una lugubre leggenda fu costruito con l’ammasso dei crani dei nemici sconfitti da Attila
La prima notizia documentata della presenza di un edificio sul colle è del 983, in quell’anno, il castrum , una fortificazione militare, viene donato dall’imperatore Ottone II al Patriarca di Aquileia Rodoaldo. Il complesso fu sede dei patriarchi di Aquileia dal 122 circa fino al 1420 quando al principato civile dei patriarchi subentrò il governo della Serenissima.
L’edificio odierno fu costruito alla fine del XVI secolo dopo che il terremoto del 1511 aveva compromesso irreparabilmente la precedente costruzione. Si avvia a conclusione l’iter burocratico finalizzato alla definitiva acquisizione da parte del Comune del complesso del Castello. Nella seduta di oggi 16 luglio la giunta comunale ha approvato una delibera con la quale l’amministrazione comunale accetta il trasferimento del bene a titolo gratuito e il suo inserimento all’interno del patrimonio del demanio comunale. L’atto di giunta, che passerà ora al vaglio del Consiglio comunale, impegna il Comune ad assicurare e sostenere la conservazione del complesso favorendone la pubblica fruizione e valorizzandolo in conformità ai vincoli storici, artistici e ambientali previsti dalla normativa e dagli enti competenti.
Contestualmente la delibera giuntale incarica le strutture comunali competenti a dare attuazione a tutti gli adempimenti necessari per formalizzare l’acquisizione da parte del Comune. Quest’ultimo passaggio fa riferimento al decreto legislativo 36 del 18 marzo 2013 (legge di stabilità 2013), con il quale veniva disposto il trasferimento del castello alla Regione, dalla quale il Comune riceverà poi il bene. Dopo anni di richieste avanzate dall’amministrazione comunale, Udine si prepara così a entrare in possesso di uno degli edifici simbolo della sua storia, che nel corso dei secoli ospitò anche il Parlamento friulano. “Si completa un altro tassello di questo lungo iter per l’acquisizione del castello – commenta il sindaco di Udine Furio Honsell –. Speriamo sia l’ultima tappa di un percorso che permetterà al Comune di risparmiare i fondi di un affitto per un bene che storicamente appartiene agli udinesi e ai friulani”.
Il Castello, acquisito nel 1866 dal Regno d’Italia come bottino di guerra al termine della terza guerra di indipendenza, è stato al centro di numerose richieste formulate dall’amministrazione comunale, che dal 1971 a oggi ha dovuto pagare un canone allo Stato per l’utilizzo dell’edificio. Canone che dal 2005 a oggi era stato fissato in 108.144 euro annui. Nonostante ciò in questi anni l’amministrazione comunale ha provvedendo regolarmente a eseguire e finanziare tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari a mantenere e conservare il complesso immobiliare.