36 gong, enormi set di tamburi e piatti intonati, alcune percussioni tradizionali (dai sonagli alle campane), un computer che immagazzina e disciplina 800 strumenti precedentemente registrati dal vivo, una tastiera a percussione MalletKat che li richiama in tempo reale durante la performance, uno schermo cinematografico dove scorrono potenti suggestioni visive. E poi, al centro della piccola roccaforte, lui: il grande Andrea Centazzo. Ecco la spettacolare macchina ritmica e sonora che darà vita a La musica immaginata, il nuovo live multimedia show attesissimo al Visionario giovedì 10 dicembre alle 21.00!
Una serata speciale, in perfetto equilibrio tra musica e immagini, dove il Far East di Sanctuary (prima nazionale), con mille rappresentazioni del Buddha girate e montate dallo stesso Centazzo in Cina, Indonesia, Vietnam, Giappone, sfumerà nell’antico Friuli di Tiare, il famosissimo video-film del 1984 (pluripremiato nei maggiori festival internazionali e mai presentato, ricordiamo, al pubblico friulano).
Compositore, percussionista di culto, pioniere multimediale, musicologo, alchimista delle contaminazioni, Centazzo torna, dunque, a Udine subito dopo l’Anniversary Tour, che lo ha appena visto impegnato in 12 concerti tra Italia e Svizzera. I primi concerti nel circuito del jazz/free-improvisation dall’ormai lontano 1984, va sottolineato, proprio l’anno in cui Tiare cambiò tutti gli orizzonti centazziani: un’opera che anticipava (assieme al monumentale Koyaanisqatsi di Reggio e Glass) la fusione narrativa di musica e immagini e che vinse tutti i principali festival di categoria, da Tokyo a Parigi, da Varsavia fino a Los Angeles.
Racconta Centazzo: «È passata una vita dal giorno in cui, emozionato, presi in mano la telecamera: primitiva e pesantissima! L’avevo comprata facendo debiti, visto che costava come un appartamento, ma stavo scommettendo sul mio domani». È passata una vita, sì, e la multimedialità è diventata un patrimonio comune (tra usi e abusi). Un patrimonio di cui Centazzo rimane instancabile sperimentatore, come appunto dimostrano l’attesissima prima di Sanctuary e tantissimi altri progetti.
Le partnership con NASA, Caltech e LIGO, per esempio, che hanno dato vita ad avventure importanti come Einstein’s Cosmic Messengers e adesso proseguono con il nuovo show Tides of Gravity (per il centenario della teoria generale della relatività di Einstein). Oppure la partnership con l’Adler Planetarium di Chicago, di cui Centazzo è stato composer in residence, che ha fruttato due colonne sonore per orchestra sinfonica di cui una con Uma Thurman come voce narrante.
Per maggiori informazioni consultare il sito www.visionario.info, la pagina Facebook www.facebook.com/VisionarioUdine o contattare l’info-line allo 0432.227798.
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