Gli allevamenti di conigli potrebbero rappresentare il futuro dell’economia agricola della regione. Le aziende che si occupano dell’intero ciclo produttivo, ora distribuite soprattutto tra Emilia Romagna e Veneto, esistono si anche in Friuli Venezia Giulia, ma quello che sembra mancare è una filiera vera e propria, che inizi con l’allevamento e finisca sulle tavole dei friulani.
Venerdì 10 dicembre alle 10 nella sala Adriano Biasutti di Ersagricola, l’azienda agricola sperimentale Marianis, a Palazzolo dello Stella, si parlerà di “L’allevamento del coniglio in Friuli Venezia Giulia, benessere animale, qualità e sicurezza alimentare: sfide per il futuro del settore”. Un convegno organizzato dall’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale (IZS) delle Venezie, l’Università degli Studi di Udine e l’Ersagricola – Marianis. Ad aprire i lavori, moderati dal direttore sanitario dell’IZS delle Venezie Stefano Marangon, sarà l’assessore regionale alle risorse rurali, agroalimentari e forestali Claudio Violino. Si parlerà di qualità, sanità e benessere dell’animale, ma anche dei consumatori, insieme ai veterinari Manlio Palei e Monia Cocchi, l’esperto di patologie del coniglio
Fabrizio Agnoletti, il docente di zootecnia speciale Edi Piasentier, tecnologi alimentari e i rappresentanti di aziende che lavorano con la Grande Distribuzione.
Obiettivo del convegno è quello di capire quali sono le opportunità di sviluppo della coniglicoltura sul territorio locale. Gli impianti sono circa 60, con una potenzialità produttiva media che si aggira intorno ai 60-65 mila conigli a settimana. I conigli prodotti in regione sono più di 4 milioni e 300 mila l’anno, per un totale di 10.750 tonnellate (dati Avitalia 2007) e un valore stimabile intorno ai 18 milioni di euro. Il settore richiede ancora grandi investimen ti, formazione degli imprenditori, oltre che innovazioni tecnologiche, sanitarie e gestionali.
La coniglicoltura friulana è all’avanguardia, sia per le pratiche che per la qualità degli allevamenti. In più la carne di coniglio è sicura, salubre e altamente proteica. Il prodotto friulano è già particolarmente apprezzato, ma la sua valorizzazione è ancora difficile, soprattutto nella ristorazione collettiva sociale, vale a dire mense scolastiche, ospedali e case di riposo.
In regione, oggi, non è attivo nessun macello “industriale”, quindi tutti i conigli allevati vengono macellati in impianti di altre regioni per ritornare poi sul territorio.
Una delle aziende più rappresentative in Friuli Venezia Giulia, è la Vecon di Zeno Roma e Vera Pontone a Precenicco, dove si svolge l’intero ciclo produttivo, dalla riproduzione all’ingrasso, con particolare attenzione e dedizione al benessere dell’animale.
Per offrire nuove opportunità agli allevatori locali, bisogna pensare prima ad una certificazione di qualità del prodotto e poi ad una migliore logistica del processo produttivo, in modo da poter avviare una vera e propria filiera riconosciuta.