«Un progetto pilota che promuova e sostenga la realizzazione di una filiera della canapa in Friuli Venezia Giulia arriverebbe al momento giusto, visto che proprio in queste settimane molte associazioni si stanno mobilitando per far rientrare la coltivazione della canapa nell’elenco delle aree di interesse ecologico (Efa) nel quadro degli aiuti diretti della Pac» Lo sostiene Marco Zullo, parlamentare europeo del Gruppo Efdd – Movimento 5 Stelle, che punta i riflettori sulla proposta di legge regionale che sarà presentata nei prossimi giorni (anche sulla piattaforma Lex) dal gruppo pentastellato in Consiglio regionale, con prima firmataria Ilaria Dal Zovo. «La proposta di legge – spiega Zullo – mira alla creazione di un progetto pilota per realizzare campi sperimentali di diverse varietà di canapa, di tipo dioico e monoico, preferibilmente di varietà italiana, con una selezione delle sementi più adatte al territorio, in collaborazione con la banca del germoplasma del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) ed Ersa. Il progetto prevede anche la realizzazione di campi dimostrativi presso le aziende agricole per l’avvio della coltivazione, illustrando anche i vantaggi ambientali che possono derivare dall’utilizzo della canapa, come la progressiva riduzione dell’uso di fitosanitari nella coltivazione». Secondo la proposta del M5S, la canapa potrà essere usata anche per la bonifica di terreni inquinati da metalli pesanti. Un uso al quale questa pianta è particolarmente adatta, poiché il suo apparato radicale ha un’enorme capacità chelante (che favorisce cioè un processo chimico) nei confronti di contaminanti come arsenico e rame, oltre che di solventi e pesticidi. «Ma gli utilizzi della canapa non si fermano qui – annota Zullo – La canapa è una pianta altamente versatile, in grado di sostituire il petrolio nella produzione di materie plastiche, rimpiazzare il cotone nella produzione di fibre tessili e risultare una materia prima adatta alla fabbricazione di carta e materiali per l’edilizia. L’apertura di una filiera in Fvg porterebbe poi a coinvolgere università e istituti di ricerca, in grado di sviluppare le soluzioni agroindustriali più adatte per la nostra regione». «Il progetto pilota che sarà presentato dal M5S in Fvg – conclude il parlamentare europeo – coinvolgerebbe anche i produttori di attrezzature e macchine agricole, che potrebbero così sfruttare il nuovo mercato della canapa per progettare e vendere i propri prodotti. Inoltre, le componenti della filiera sarebbero regionali, dando lavoro al territorio. Mentre la Regione Fvg, attraverso i fondi europei, sarebbe in grado di finanziare le attività produttive che prevedono l’impiego della canapa e dei suoi derivati».
Posted inCRONACA