Droni, una parola mutuata dall’inglese che significa ronzio. Una speciale categoria di oggetti volanti che, per essere leggeri e sfruttare al meglio i cicli dell’aria, spesso prende in prestito caratteristiche dal mondo degli insetti, dal loro scheletro alle ali.
Per Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR) si intendono dispositivi di varie dimensioni capaci di librarsi in cielo senza necessità di un pilota a bordo, che rimane a terra – o su un veicolo adiacente – armato di radiocomando per dirigerne i movimenti.
La loro storia ha inizio durante la Prima Guerra Mondiale, è proseguita in ambito militare ma, a partire dalla metà degli anni 2000, hanno cominciato a diffondersi tra gli appassionati di modellismo come successori degli aeroplani telecomandati.
Sono meno noti per le loro applicazioni sociali: il monitoraggio ambientale e architettonico, per esempio, per l’osservazione dall’alto tutte le aree non raggiungibili da terra e la conseguente verifica di calamità naturali o dello stato degli edifici; le riprese aeree a scopo professionale o ludico; il telerilevamento per la raccolta di informazioni sulle colture o per analizzare l’inquinamento atmosferico. Utili nell’ambito della sicurezza contro la criminalità organizzata o per scovare i cacciatori di frodo, sono determinanti in operazioni di ricerca e salvataggio. I droni potrebbero essere anche i postini del domani, consegnando cibo o farmaci alle popolazioni in difficoltà, ma molteplici sono i possibili sviluppi futuri, negli ambiti più vari come in medicina e come macchine da lavoro …
Un elenco che si trasforma in opportunità di lavoro, prontamente colte dalla sezione Aeronautica dell’Istituto Arturo Malignani di Udine, prima scuola d’Italia a inserire nell’offerta formativa il brevetto per Pilotaggio professionale di Droni, riconosciuto da ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e concesso in convenzione da Elifriulia srl.
Dal 25 maggio 2015 il Dipartimento di Giustizia americano ha pubblicato le linee guida sull’utilizzo dei droni e le sue applicazioni nella difesa della privacy del cittadino e il loro utilizzo è vietato durante i cortei e manifestazioni pubbliche: per diventare piloti professionisti è necessario avere un patentino riconosciuto ufficialmente. In un anno sono stati organizzati tre corsi e attivata una borsa di studio.
Il corso, denominato Charlie, è stato una full-immersion che si è tenuta dal 18 al 21 giugno 2015 conclusasi con esame e presentazione a Ronchi dei Legionari dei dodici allievi dell’Istituto neo-patentati per il pilotaggio droni professionali.
Una menzione speciale è stata conferita agli allievi Pierluigi Turano e Alessandro Minisini della classe 3 AER D che, totalizzando punti 100 su 100, ha superato anche gli ingegneri presenti. Anna Orgnacco e Greta Collovati sono le prime ragazze pilota di drone, certificate nell’aprile scorso. Sono oltre trenta ad oggi i ragazzi diplomatisi ai corsi droni del Malignani.
E per il prossimo anno si pensa già ad alcune up-date tecniche su eliche, assetti, motori e controlli elettronici di volo!