“Doccia fredda benefica” per il rettore dell’Università di Udine Alberto Felice De Toni che questo pomeriggio, nel cortile della sede del rettorato dell’ateneo a palazzo Florio, ha dato seguito alla catena dell’“ice bucket challenge” (#icebucketchallenge), l’ormai nota campagna di raccolta fondi per la ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica (Sla), promossa dall’associazione americana Als Association e rilanciata in Italia da Aisla. De Toni ha partecipato all’iniziativa – che prevede che i partecipanti dopo la donazione si versino una secchiata d’acqua gelata in testa immortalando il momento e facendolo circolare sui social network – in seguito alla nomina ricevuta dal rettore dell’ateneo giuliano Murizio Fermeglia.
«Partecipo a questa catena di solidarietà – ha detto il rettore De Toni – perché, come ricorda Ovidio, “nulla è più duro d’una pietra e nulla è più molle dell’acqua, eppure la molle acqua scava la dura pietra”: analogamente mi auguro che la dura malattia della Sla possa essere scavata e debellata dall’acqua di migliaia di catini che ci hanno preceduti e che continueranno dopo di noi».
Il rettore ha quindi voluto proseguire la catena coinvolgendo il mondo delle categorie economiche e nominando il presidente della Camera di Commercio di Udine, Giovanni Da Pozzo, e il presidente di Confindustria di Udine, Matteo Tonon.
Su invito del rettore, all’ice bucket erano presenti tutti i prorettori in rappresentanza del corpo docente, il direttore generale e la segreteria del rettore in rappresentanza del personale tecnico amministrativo, e la componente studentesca degli organi accademici di rappresentanza degli studenti. «In questo modo – ha precisato De Toni – l’intera comunità accademica partecipa simbolicamente a questa raccolta fondi».
La bacinella di acqua ghiacciata è stata rovesciata sul rettore, per sua esplicita richiesta, dagli studenti. «Della serie – ha ironizzato De Toni – “tutto quello che avreste voluto fare ai professori e non avete mai osato fare”!».