Arrivano a Udine i cartelli antibivacco del Comune in tre lingue: italiano, friulano e inglese. Una misura rivolta a tutti, come spiega il sindaco Pietro Fontanini, ma che punta soprattutto a dissuadere i migranti. “I cartelli in tre lingue – spiega all’ANSA il primo cittadino commentando la notizia pubblicata oggi dal Messaggero Veneto – sono rivolti a tutti, ovviamente, anche se abbiamo constatato che sono spesso i richiedenti asilo a bivaccare in aree del verde pubblico dove non è consentito farlo”. “Apporremo i cartelli, in prossimità di aiuole e aree non calpestabili – aggiunge – perché i richiedenti asilo devono essere avvertiti che non si può stazionare in quelle aree, e che se lo fanno possono essere sanzionati”. A preoccupare l’amministrazione sono anche le presenze in aumento: circa 900 i migranti ospitati tra le ex caserme Caverzani e Friuli e in appartamenti gestiti da consorzi e cooperative. “Tra oggi e domani – annuncia Fontanini – alcuni gruppi saranno trasferiti in altre regioni”
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