«Parrebbe buona anche per gli insegnanti del Friuli la notizia dell’immissione in ruolo, dal prossimo mese, di circa 30 mila docenti al Nord, e invece si tratta dell’ennesima “presa per i fondelli” degli insegnanti precari delle regioni settentrionali: dopo anni di studio, insegnamento e aggiornamento continui negli istituti della regione, seguendo nel contempo tutta la trafila necessaria per avvicinarsi all’agognata immissione, ora gli insegnanti precari del posto si vedranno togliere di mano il ruolo da numerosi docenti meridionali che, in alcuni casi solo un paio di mesi fa, hanno chiesto il trasferimento nelle graduatorie delle province settentrionali, forti di un punteggio stratosferico conseguito chissà come». L’assessore provinciale al lavoro Leonardo Barberio non ci sta e chiede a gran voce che ci si attivi per impedire questa ingiustizia e per giungere al più presto alle graduatorie regionali «che nella nostra regione garantiscano il diritto al lavoro a chi è nato e vissuto qui, a chi da anni lavora sul territorio a contatto con gli studenti della regione ed ha alle spalle un bagaglio di conoscenza della storia, della cultura e delle tradizioni locali che non va assolutamente perduto per far posto invece a insegnanti che nella maggior parte dei casi in classe non parlano nemmeno l’italiano! Non è possibile che i nostri amministratori restino con le mani in mano dinnanzi a questa ennesima discriminazione nei confronti della nostra gente che, dopo anni di precariato e sacrifici, ha diritto ad una sistemazione definitiva. Si avviino invece delle indagini serie in riferimento ai punteggi dichiarati dagli insegnanti meridionali; se vengono nelle scuole del Nord perchè non c’è lavoro in quelle del Sud, come hanno fatto ad accumulare quella parte di punteggio di servizio che si consegue solo lavorando? E per la parte derivante dal voto di laurea, titoli culturali e scientifici, da specializzazioni, abilitazioni, master e corsi vari com’è possibile che, in alcuni casi in soli pochi anni, i precari del Sud siano riusciti ad accumulare un punteggio che al Nord si accumula in un tempo più lungo?». Secondo Barberio è ora di dire basta: «spero che il mio appello – conclude – non rimanga inascoltato dalla Giunta Serracchiani che dovrebbe cogliere quest’occasione per dimostrare di non voler tutelare esclusivamente chi viene da fuori regione e gli immigrati come sta facendo il Governo romano.