udine 2 agosto 2011 – La giunta ha approvato il progetto preliminare della prima tranche di lavori di sistemazione della caserma Osoppo, relativi all’ex palazzina comando del complesso militare, dove in base all’orientamento dell’amministrazione comunale troverà posto la “casa delle associazioni”. Un intervento da 700 mila euro, che consentirà di recuperare un edificio di due piani per un migliaio di metri quadrati. Qui troveranno posto diverse associazioni udinesi, che avranno a disposizione complessivamente una quarantina di sale.
Diverse le opere inserite nel progetto preliminare, che prevede il rifacimento degli impianti (elettrico, termico, idrico), la riorganizzazione degli spazi, la revisione dei serramenti esterni e il ripristino dei pavimento. Per garantire il superamento delle barriere architettoniche saranno installate apposite piattaforme elevatrici. Non sono previsti interventi strutturali dal momento che opere di sistemazione del tetto e dei solai erano già stati effettuati prima della dismissione del complesso. Inoltre ai lavori sull’edificio si aggiungeranno opere di sistemazione dell’area esterna, un parco attualmente in stato di degrado. Gli spazi esterni, una volta recuperati saranno fruibili anche dall’esterno, mettendo così a disposizione di tutto il quartiere un’ampia zona verde. “Con questo intervento – sottolinea il sindaco di Udine Furio Honsell – poniamo un primo tassello per il recupero di un’ampia area dismessa restituendo alla città anche un’area verde a disposizione di tutta la cittadinanza”.
Entro il 2011 gli uffici comunali dovrebbero completare l’iter progettuale mentre i lavori saranno effettuati nel corso del prossimo anno. L’area della ex caserma Osoppo, va ricordato, copre una superficie di circa 11 ettari e si colloca nel quadrante nord orientale della città, in prossimità al quartiere Aurora (Peep Est), accessibile da via Cividale. Attualmente, il complesso si compone di numerosi edifici, per un volume totale di circa 150 mila metri cubi.
ALTRE NOTIZIE DALLA GIUNTA
Ok al potenziamento del servizio di bike sharing. Il “bike sharing”, il servizio di noleggio bici introdotto a Udine nel 2009, sarà potenziato con l’installazione di quattro nuove stazioni. La giunta comunale ha approvato il progetto preliminare per dato per l’estensione del sistema “Udinebike” ad altri quattro aree nevralgiche della città. L’operazione, che prevede un investimento di circa 120 mila euro, porterà alla realizzazione di quattro siti attrezzati in via Caneva (zona del teatro Giovanni da Udine vicino all’azienda per i servizi sanitari di via San Valentino e alla sede universitaria di via Tomadini), piazzale Cella (nei pressi della sede della Regione), piazzale Diacono (nelle vicinanze del Palamostre e della Gamud e della piscina), piazzale Santa Maria della Misericordia (Azienda ospedaliera universitaria). A parziale copertura dell’investimento l’amministrazione comunale riceverà un finanziamento del ministero dell’Ambiente.
Le nuove stazioni metteranno a disposizione 44 cicloposteggi in più, che andranno ad aggiungersi alle 111 colonnine distribuite nelle nove stazioni attualmente presenti. “I siti sono stati individuati in base a un’analisi condotta dall’ufficio Mobilità – sottolinea l’assessore alla Mobilità Enrico Pizza –. Abbiamo ricevuto diverse richieste anche per altre aree della città e proprio per questo è già in programma un’ulteriore estensione del servizio anche con fondi del Comune già a bilancio. L’obiettivo finale – prosegue Pizza – è quello di creare una rete per muoversi all’interno del ring con una stazione ogni 300-500 metri circa”. Tra le aree che prossimamente potrebbero essere dotate di una stazione di bike sharing ci sono le sedi universitarie, piazzale Chiavris, piazza Primo Maggio (dopo la realizzazione del nuovo parcheggio interrato), piazzale Cavedalis e via Renati (i “centri studi”). Anche la zona del centro storico potrebbe essere potenziata con altre ciclostazioni.
Il servizio, che conta ormai 370 iscritti, ha consolidato dati di utilizzo incoraggianti in questi primi due anni di attività. “Attualmente registriamo oltre 1.000 prelievi mensili – spiega Pizza – e in una città di 100 mila abitanti non è un dato trascurabile”. Il servizio di bike sharing, introdotto per la prima volta nel nordest a Udine ma già di successo in altre città italiane ed europee, si propone di offrire una valida sinergia all’automobile e alla rete di trasporto pubblico per chi deve percorrere brevi tragitti all’interno della città.
Attualmente sono nove i siti attrezzati predisposti in città: la stazione ferroviaria, l’autostazione, piazza Duomo, via Zanon, parcheggio Andreuzzi, parcheggio Caccia, parcheggio Moretti, parcheggio Vascello e parcheggio Magrini. Nei 111 stalli a disposizione degli utenti è possibile prelevare e riconsegnare autonomamente le bici utilizzando una tessera elettronica acquistabile presso il parcheggio Magrini (via Magrini, dal lunedì al sabato, dalle ore 7 alle 21) e presso la sede di Ssm spa, in via Caneva. Il sistema viene monitorato da una centrale operativa posta nel parcheggio Magrini. Per iscriversi al servizio bisogna versare una cauzione di 10 euro ed effettuare una prima ricarica sempre di 10 euro. Gli utenti possono circolare gratis la prima mezzora pagando invece 0,30 euro per la seconda mezzora, 1 euro la seconda ora e 1,50 euro le ore successive. A ogni iscritto viene consegnato inoltre un lucchetto personale. Altre informazioni e il modulo di iscrizione sono a disposizione anche sul sito www.comune.udine.it/udinebike.
Due nuove telecamere a porta Manin e in vicolo Sillio. Il Comune installerà due nuove telecamere “intelligenti” per regolare il flusso di accesso dei veicoli a porta Manin e all’imbocco di vicolo Sillio e via Caiselli. L’amministrazione comunale punta così a risolvere i problemi di ingresso improprio alla Zona a traffico limitato, per i quali erano giunte diverse segnalazioni da parte dei cittadini residenti. Sui due punti di accesso alla Ztl saranno posizionate telecamere digitali dotate di un software per la lettura e il riconoscimento delle targhe dei veicoli. Il sistema in questione è in grado di distinguere tra i mezzi autorizzati e quelli privi di autorizzazione, inviando i dati alla centrale operativa della polizia municipale. “Dal punto di vista delle regole di accesso alla Ztl non cambia nulla – spiega l’assessore alla Mobilità Enrico Pizza –, né per i residenti né per l’ingresso dei mezzi per il carico e scarico delle merci. Anzi, i residenti non dovranno più esporre il permesso sul parabrezza, visto che il sistema è in grado di riconoscere i veicoli autorizzati. Con questo strumento, però, potremo tutelare finalmente il rispetto delle regole in un’area di pregio come il centro storico e allo stesso tempo impiegare gli agenti della polizia municipale in altre attività”. Per chi violerà l’accesso alla Ztl la sanzione prevista è di 78 euro, a cui si aggiungeranno circa 15 euro per le spese di notifica per l’invio della contravvenzione direttamente a casa.
Musei e grandi mostre, nuove tipologie di biglietti. Abbonamenti individuali e cumulativi per tutti i musei di Udine in occasione delle principali mostre attualmente allestite nel capoluogo friulano. Se da un lato, infatti, si amplia sempre più l’offerta dei musei cittadini con mostre e prestigiose esposizioni, dall’altro l’assessorato alla Cultura del Comune di Udine ha pensato a due nuove formule di biglietti d’ingresso per consentire al pubblico di visitare le principali mostre attualmente in corso, ma anche le altre sedi espositive, con un risparmio sul costo del biglietto che arriva fino a quasi il 50 %.
La giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Cultura, Luigi Reitani, ha approvato due nuove formule di abbonamento, una individuale e una collettiva, che permetteranno di accedere alla Galleria d’Arte, dove è esposta la mostra sul Tiepolo, a Casa Cavazzini, dove è visitabile la personale su Ciussi, e nell’ex chiesa di San Francesco dove si possono ammirare i dinosauri della Patagonia. Con un unico biglietto al costo di 15 euro per i singoli e 30 per due persone e fino ad un massimo di tre minori di 18 anni, si potranno ammirare dunque tutte queste esposizioni, ma anche le collezioni e le mostre allestite alla Gamud e al Museo Etnografico del Friuli. I nuovi abbonamenti saranno disponibili fino alla conclusione della mostra sui dinosauri, prevista per il 25 settembre, anche se si sta già pensando a una proroga visto l’alta affluenza di visitatori.
“Last minut market”, il cibo non si spreca più. Lotta allo spreco recuperando i prodotti invenduti e non commercializzabili perché vicini alla scadenza o con packaging rovinato, per donarli agli enti assistenziali o di beneficenza anziché buttarli via come accade ora. Il tutto nella massima sicurezza ed efficienza. Il Comune di Udine, su proposta dell’assessore alla Qualità della Città, Lorenzo Croattini, aderirà al progetto dell’associazione “Animaimpresa” per realizzare il “Last minut market”, spin-off della facoltà di Agraria dell’ateneo bolognese, sul territorio dell’udinese, assieme ad altri comuni del territorio.
Una volta aderito al progetto, palazzo D’Aronco coinvolgerà gli uffici Ambiente, Commercio e Servizi Sociali per individuare aziende, enti o strutture che possano offrire prodotti invenduti (come alimentari, pasti, farmacie) e le realtà territoriali più adatte ad usufruire dei beni recuperati. In quel momento, il passaggio successivo sarà quello dei controlli. Un tecnico infatti verificherà la genuinità della merce raccolta e solo dopo il suo via libera i volontari di Animaimpresa passeranno alla fase di distribuzione.
Oltre a rifornire di vivande i più bisognosi, il progetto Last minute market, infine, mira anche alla cultura del risparmio, proprio per diminuire gli sprechi e allo stesso tempo ridurre i rifiuti.
Via libera al progetto definitivo per la fibra ottica nel Di.Te.Di. Fibra ottica per le imprese del Distretto delle tecnologie digitali da Nord a Sud di Udine. La giunta comunale ha approvato progetto definitivo per la realizzazione di una dorsale in fibra ottica per un importo complessivo di 230 mila euro.“Si tratta – spiega l’assessore all’Innovazione ed E-governement, Paolo Coppola – di un ulteriore passo in avanti verso la completa cablatura di tutto il territorio comunale con la fibra ottica. Un progetto che porterà Udine ad essere il primo capoluogo di provincia ad essere completamente cablato in Italia, nonché uno degli esempi migliori in questo ambito in tutta Europa”.
Per arrivare a questo obiettivo, quindi, prosegue il progetto triennale 2009-2011 per la rete telematica a banda larga per collegare in fibra le aziende di Udine a quelle di Tavagnacco nell’ambito del Di.Te.Di.. “Un progetto – prosegue Coppola –, che rientra nel piano del Comune di Udine e che porterà la fibra ottica in tutte le case e in tutte le aziende città”.
Non appena i Comuni di Tavagnacco, Reana e il consiglio di amministrazione del Di.Te.Di approveranno la bozza di convenzione passata in giunta a Udine, partiranno dunque i lavori che dovranno terminare entro il 2011. Come già ricordato, l’opera costerà 230 mila euro di cui 160 a carico del Comune di Udine e 70 mila a carico del consorzio Di.Te.Di. con finanziamento regionale.