Udine: la province chiedono più soldi alla regione

Udine: la province chiedono più soldi alla regione

palazzo belgrado“Gli spazi finanziari che la Regione è disposta a cedere – evidenza Pietro Fontanini, Presidente dell’Unione delle Province del Friuli Venezia Giulia – sono insufficienti rispetto a quanto le Province chiedono”.

“La quota dei trasferimenti risulta ancora di gran lunga sottodimensionata rispetto alle reali esigenze delle Province, in quanto la loro necessità di spesa per investimenti già in via d’esecuzione, ovvero programmati, potrebbe essere di almeno quattro volte superiore” evidenzia il Presidente Fontanini.

Dal Governo non potrà esserci alcuna cessione di spazi. Nel 2014 le Province del Friuli Venezia Giulia avevano beneficiato di spazi per circa 7,5 milioni di euro. Gli unici spazi che il Governo potrà cedere quest’anno riguarderanno il settore dell’edilizia scolastica, ma ancora non sono state individuate le Province (e le città metropolitane) che ne fruiranno, perché è ancora in corso l’elaborazione del decreto di riparto del Presidente del Consiglio dei ministri che la Legge di Stabilità aveva indicato fosse adottato entro il 1º marzo 2015!”.

In vista della riunione del CAL (Consiglio Autonomie Locali) fissata per mercoledì 8 aprile, il Presidente UPI FVG, Pietro Fontanini, anticipa le proposte che formuleranno le Province: innanzitutto si chiederà che la Regione, dopo l’adozione del bilancio consuntivo 2014, verifichi le condizioni per mettere a disposizione delle Province un ulteriore plafond per effettuare pagamenti in conto capitale; in sostanza, se la Regione avrà dimostrato di non riuscire ad utilizzare interamente il proprio tetto di spesa, si chiede che destini una quota a chi riuscirebbe ad utilizzare le risorse per interventi più meritevoli di supporto: “mossa questa – sottolinea Fontanini – che consentirebbe di mettere in circolo risorse a tutto vantaggio dell’economia e dell’occupazione locale, offrendo concrete opportunità di lavoro alle imprese del territorio”. A loro volta, le Province, poi, potrebbero destinare una parte più cospicua dei loro trasferimenti a favore dei Comuni.

Inoltre, tenuto conto della priorità che la Giunta intende assegnare al completamento delle opere per le quali gli enti locali avevano ottenuto spazi nel 2014 e richiesto spazi anche per il 2015, le Province intendono chiedere di poter aggiornare la situazione-lavori, alla luce della variazioni che inevitabilmente ogni opera subisce nel corso della sua realizzazione.

Grande assente nei criteri di assegnazione degli spazi è il settore strategico delle infrastrutture stradali. Nell’elenco della Regione compaiono le opere relative alle infrastrutture ambientali (risorse idriche e difesa del suolo) ed alle infrastrutture sociali e scolastiche, ma non si trovano quelle stradali! Le Province chiederanno attenzione e ‘spazi’ anche per le importanti esigenze delle infrastrutture viarie.