Udine: la visita di Napolitano – Foto

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Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e’ giunto stamani a Udine per la sua seconda giornata in Friuli Venezia Giulia. Il Capo dello Stato sara’ in Municipio, in Provincia e nello storico Salone del Parlamento del Castello di Udine, dove visitera’ la mostra su Giambattista Tiepolo (‘Fra scherzo e capriccio’). Napolitano e’ giunto a Udine dopo aver trascorso la notte a Trieste dove ieri sera, in piazza Unita’ d’Italia, ha assistito al concerto di Riccardo Muti ”Le Vie dell’amicizia”, insieme ai presidenti di Slovenia e Croazia, Danilo Turk e Ivo Josipovic. Quella di ieri e’ stata la prima volta che i Presidenti di Italia, Slovenia e Croazia si sono incontrati a Trieste. Napolitano, Turk e Josipovic hanno suggellato questo incontro con una storica stretta di mano nella Prefettura del capoluogo giuliano. Sempre ieri, nel pomeriggio, i tre Presidenti hanno reso omaggio e deposto corone davanti all’ex Hotel Balkan, incendiato dai fascisti il 13 luglio di 90 anni fa, e al Monumento all’Esodo, in piazza Liberta’.

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”La citta’ di Udine e’ con lei, ammirata e orgogliosa per la sua coraggiosa difesadella Costituzione”: lo ha detto oggi il sindaco di Udine, Furio Honsell, nel saluto al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita al capoluogo friulano. ”La sua presenza, per il prestigio del suo ruolo istituzionale, riaffermato dalla sua esemplare storia personale e dal suo ammirevole impegno quotidiano di ferma saggezza – ha aggiunto Honsell – da’ significato e speranza a chi crede nei valori della democrazia, della Costituzione e della Patria”. ”Udine e il Friuli – ha sottolineato Honsell – sono fin troppo spesso rappresentati in modo sfuocato, superficialmente appiattito sul capoluogo regionale Trieste o su un generico Nordest. Invece hanno una specificita’ di valori, vicende e prospettive”. Honsel ha ricordato che la citta’ e’ medaglia d’oro per la Lotta di Liberazione, ”che – ha detto – fu movimento di un popolo unito, e la zona Libera della Carnia, ”che – ha concluso – si diede leggi anticipatrici della nostra Costituzione”. Napolitano ha visitato il palazzo Municipale e ha incontrato gli amministratori e i consiglieri comunali, insieme ai rappresentanti sindacali dei dipendenti municipali.

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”Le istituzioni bisogna vederle da vicino, una per una, per capire quale realta’ rappresentano”, ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rispondendo al presidente della provincia di Udine, Pietro Fontanini, che gli ha detto: ”In Friuli e’ difficile immaginare l’abolizione delle province”. ”Noi parliamo spesso delle riforme istituzionali – ha detto Napolitano – chiamando le istituzioni con i loro nomi che diventano delle sigle”. Non dobbiamo fermarci a questo, ha detto. ”Qui colpisce la ricchezza e la profondita’ del valore di rappresentanza della provincia di Udine. Oltre tutto voi avete la responsabilita’ di fornire un quadro di riferimento ad un gran numero di comuni”. E inoltre, con l’ingresso della Slovenia nell’Ue e nel trattato di Schengen e il prossimo arrivo sullo stesso fronte della Croazia, il Friuli diventa anche ”epicentro di un’area europea di cooperazione” all’interno della quale puo’ legittimamente aspirare a svolgere un ruolo di guida.

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Giorgio Napolitano ha accolto con attenzione l’appello del presidente della provincia, Pietro Fontanini, insieme a quello del sindaco Furio Honsell a farsi garante dell’identita’ delle minoranze linguistiche che vivono in Friuli, in particolare attuando e dotando di adeguate risorse finanziarie la legge del 1999 sulla tutela delle minoranze linguistiche. Il Capo dello Stato ha sottolineato positivamente l’orgoglio con cui i friulani difendono la loro identita’, la loro lingua parlata e scritta, il cui valore e’ stato riconosciuto da un’importante sentenza della Corte costituzionale. ”Su queste basi – ha detto Napolitano – possiamo consolidare le fondamenta della nostra unita’ nazionale. Forse non e’ facile trovare un’altro luogo come il Friuli in cui sono cosi’ strettamente coniugati i sentimenti di identita’ regionale e di italianita”’

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Tuttora e’ vivissimo nella memoria di tutti gli italiani l’esempio che le popolazioni del Friuli hanno dato dopo il terremoto del 1976”, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al sindaco di Udine Furio Honsell che accogliendolo in visita al Consiglio comunale della citta’ ha lamentato che l’immagine di Udine spesso appare ”sfocata”. Non e’ cosi’, ha risposto il capo dello Stato, ricordando lo sforzo straordinario, il senso civico e la capacita’ di autogoverno che furono dimostrati in occasione della ricostruzione e che sono state successivamente confermate e che risultano ”ancora oggi capacita’ non diminuite””La diversita’ e gli ultimi sono per noi un patrimonio”: lo ha detto oggi il sindaco di Udine, Furio Honsell, nel saluto al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita al capoluogo friulano. ”Stiamo vivendo una recessione economica grave” della quale – ha sottolineato Honsell – Giovani, immigrati e lavoratori non qualificati pagano il prezzo piu’ alto”. Per contrastarla – ha aggiunto – il Comune di Udine punta su ”inclusione sociale, sostenibilita’ e conoscenza. Per uscire dalla recessione si deve soprattutto investire in conoscenza, formazione dei lavoratori, ricerca e innovazione. L’opposto della logica attuale – ha concluso – che vede il lavoro come costo da ridurre, taglia welfare, istruzione e cultura e costringe gli enti locali a diminuire i servizi”.

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”Un Presidente molto attento, significativamente aperto alle istanze del territorio”: e’ il commento del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, alla visita di Giorgio Napolitano a Trieste, ieri, e a Udine, oggi. ”La presenza del Presidente Napolitano in questi due giorni in regione – ha sottolineato Tondo – e’ stata significativa e importante, con un passaggio storico: mettere insieme i tre Presidenti della Repubblica di Italia, Slovenia e Croazia non e’ cosa da poco”. Per Tondo, ”anche questa visita a Udine, breve, ma intensa, al Comune, alla Provincia, all’Arcivescovado e al Tempio Ossario dei Caduti ha consentito al Presidente di farsi un quadro complessivo della realta’ regionale. Apprezzo la scelta coerente che ha fatto il Presidente – ha aggiunto Tondo – di toccare il capoluogo regionale e anche la citta’ di Udine”. ”Al Presidente della Repubblica – ha riferito Tondo – ho ribadito quello che e’ il nostro modo di essere in Friuli Venezia Giulia: qui non ci sono deleghe da restituire. Ci sono Regioni che fanno i capricci e restituiscono deleghe, e invece qui – ha concluso – ci sono cose da fare”

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Dopo la visita alla sede della provincia, Giorgio Napolitano si e’ recato nella parrocchia di San Nicolo’, dove si trova il Tempio Ossario dei caduti della Prima guerra mondiale che si combatte’ in queste terre. Qui sono custodite le spoglie di 25 mila caduti. Il presidente della Repubblica ha deposto una corona davanti al monumento eretto nella cripta. Ad accompagnarlo il sindaco Furio Honsell e il parroco don Linio Galasso, insieme al presidente della Regione Renzo Tondo e al presidente della Provincia Pietro Fontanini. La visita al Tempio Ossario e’ stata l’ultima tappa della visita a Udine iniziata stamani con una puntata al palazzo municipale e proseguita poi con una visita alla mostra del Tiepolo allestita al Castello. Napolitano si e’ scusato con gli amministratori locali per la brevita’ della sua visita. In particolare si e’ scusato per non avere incontrato tutti i sindaci della provincia. Ha spiegato che i suoi tempi sono stati costretti tra due impegni internazionali, ieri l’incontro con il presidente croato e quello sloveno a Trieste, oggi pomeriggio l’incontro che avra’ con il nuovo presidente della Repubblica federale di Germania, un impegno che lo costringe a rientrare al Quirinale.

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Giorgio Napolitano ha accolto con attenzione l’appello del presidente della provincia, Pietro Fontanini, insieme a quello del sindaco Furio Honsell a farsi garante dell’identita’ delle minoranze linguistiche che vivono in Friuli, in particolare attuando e dotando di adeguate risorse finanziarie la legge del 1999 sulla tutela delle minoranze linguistiche. Il Capo dello Stato ha sottolineato positivamente l’orgoglio con cui i friulani difendono la loro identita’, la loro lingua parlata e scritta, il cui valore e’ stato riconosciuto da un’importante sentenza della Corte costituzionale. ”Su queste basi – ha detto Napolitano – possiamo consolidare le fondamenta della nostra unita’ nazionale. Forse non e’ facile trovare un’altro luogo come il Friuli in cui sono cosi’ strettamente coniugati i sentimenti di identita’ regionale e di italianita”

”Un Presidente molto attento, significativamente aperto alle istanze del territorio”: e’ il commento del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, alla visita di Giorgio Napolitano a Trieste, ieri, e a Udine, oggi. ”La presenza del Presidente Napolitano in questi due giorni in regione – ha sottolineato Tondo – e’ stata significativa e importante, con un passaggio storico: mettere insieme i tre Presidenti della Repubblica di Italia, Slovenia e Croazia non e’ cosa da poco”. Per Tondo, ”anche questa visita a Udine, breve, ma intensa, al Comune, alla Provincia, all’Arcivescovado e al Tempio Ossario dei Caduti ha consentito al Presidente di farsi un quadro complessivo della realta’ regionale. Apprezzo la scelta coerente che ha fatto il Presidente – ha aggiunto Tondo – di toccare il capoluogo regionale e anche la citta’ di Udine”. ”Al Presidente della Repubblica – ha riferito Tondo – ho rbadito quello che e’ il nostro modo di essere in Friuli Venezia Giulia: qui non ci sono deleghe da restituire. Ci sono Regioni che fanno i capricci e restituiscono deleghe, e invece qui – ha concluso – ci sono cose da fare”.

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Un appello alla tutela e alla valorizzazione delle minoranze linguistiche e’ stato rivolto oggi dal presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. ”Ci raccomandiamo a lei – ha detto Fontanini – come tutore e garante dei principi costituzionali, affinche’ le minoranze possano avere ancora attenzione. E soprattutto – ha aggiunto – finanziamenti piu’ sostanziosi per mantenere le nostre identita’ e specialita’, ricchezza della nostra terra, ma anche dell’Italia e del mondo”. Fontanini ha sottolineato l’autonomia amministrativa e l’originalita’ culturale della provincia di Udine. ”L’ipotesi di superare questo ente costituzionalmente garantito, della quale si sta discutendo in Italia – ha detto Fontanini – sarebbe per la Provincia di Udine molto deleteria. I friulani, gelosi della loro autonomia e specialita’ e orgogliosi della loro identita’, chiedono con forza che questa sia tutelata”. Fontanini ha ricordato la legge statale 482 del ’99, che – ha detto – ha segnato un passo significativo nella tutela delle minoranze linguistiche della Provincia, la friulana, la germanica e la slava. ”Tuttavia – ha concluso – i finanziamenti si sono ridotti e oggi sono pari a un quinto di quelli iniziali, benche’ un anno fa la Corte Costituzionale con sentenza abbia riconosciuto nella lingua friulana un elemento di identita’ individuale e collettiva d’importanza basilare”.