“Dopo 25 anni di lavoro, basta nulla per mettere in discussione un’intera filiera onesta, blindata e controllata. Siamo vittime di questa vicenda. E comunque Cospalat non è inserito nella nostra filiera”. Lo ha detto Loris Pevere, direttore del Consorzio Montasio dop, segnalando di aver “inviato una comunicazione a tutti i nostri soci che rilevino i danni economici subiti da questa vicenda, contratti sospesi o forme non ritirate”. Per lunedì è stato convocato il CdA per “capire come muoverci”. Il consorzio produce ogni anno un milione di forme di formaggio. Secondo quanto appurato dall’inchiesta sarebbero solo 48 nel 2012 le forme di Montasio prodotte con latte proveniente da stalle non autorizzate per il disciplinare Dop. “Ma ne basta una a causarci un danno di immagine enorme”. Al 31 dicembre 2012 il consorzio annovera 1.368 stalle riconosciute, 42 produttori di latte e 17 stagionatori. Due volte al mese vengono effettuati i controlli sulle forme di formaggio dai caseifici che si avvalgono di laboratori terzi. “In più ogni anno il 10% dei produttori a campione vengono controllati”, ha concluso Pevere