Udine: le CNA spingono verso la macroregione. Firmato accordo Friuli-Veneto

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Ad Aquileia, in provincia di Udine, è stato siglato il 9 luglio del 2010 l’accordo storico tra CNA Friuli Venezia Giulia e Veneto. Un protocollo d’intesa tra le due associazioni di categoria dell’artigianato come primo passo concreto verso la “macro-regione Nordest”. Un modo per lavorare insieme su infrastrutture, ricerca, turismo e soprattutto credito. A sottoscrivere l’accordo di oggi il presidente di CNA Friuli Venezia Giulia Denis Puntin e il presidente di CNA Veneto Oreste Parisato.

“Le due regioni sono contermini e simili sotto molteplici aspetti – si legge nell’accordo – e possono svolgere un ruolo importante per creare quelle condizioni di contesto favorevoli alla ripresa dell’economia”. Tutte azioni che vanno verso l’Euroregione. “Siamo in un Euroregione – ha affermato Puntin – e crediamo si creeranno sinergie, per fare in modo che le imprese non debbano delocalizzare, ma possano lavorare in Europa. Per ora l’accordo è tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, ma non escludiamo di coinvolgere anche il Trentino Alto Adige, la Slovenia e l’Austria in futuro”.

In particolare si lavorerà su “una stretta collaborazione in materia di credito alle imprese, rivolta da un lato alla crescita e alla qualificazione degli sportelli territoriali della CNA ai fini della erogazione alle imprese di consulenza e assistenza e dall’altro alla valorizzazione dei Confidi come strumenti indispensabili per l’accesso al credito”. Inoltre sarà possibile partecipare assieme a bandi europei per la cooperazione transfrontaliera, senza contare la costruzione di iniziative congiunte in tema di edilizia. Per quanto riguarda le infrastrutture, tra i primi obiettivi c’è quello di coordinare le azioni sul fronte III corsia, che riguarda entrambe le regioni.

L’accordo unisce le 5 mila aziende CNA presenti in Friuli Venezia Giulia e le 23 mila presenti in Veneto. “Obiettivo primario è quello di lavorare sul credito – ha commentato il presidente del Parisato – perché le banche stanno trattando l’artigianato in maniera vergognosa, noi tentiamo di dare alle imprese quel supporto che le istituzioni non sono in grado di dare in questo momento”.
Da un lato il governo del territorio, dall’altro il rapporto diretto con le imprese. Da una parte la necessità di realizzare nel Nordest infrastrutture strategiche come la terza corsia dell’A4, la TAV Venezia-Trieste-Lubiana, l’integrazione tra Porti e Interporti, di rilanciare le politiche per lo sviluppo del turismo e di sostegno alle PMI, di sviluppare una stretta collaborazione tra università e centri di ricerca; dall’altra il salto di qualità nei servizi alle imprese. Anche in questo ambito il sistema CNA del Nordest, da Trieste fino a Rovigo e Verona, è pronto  ad avviare un’evoluzione che prevede l’avvio di una stretta collaborazione sul fronte del credito, con la valorizzazione del Confidi Sviluppo Artigiano e la crescita degli sportelli territoriali, sulle progettualità in ambito europeo rivolte alla cooperazione transfrontaliera, sullo stimolo al settore edile con aggregazioni d’impresa e sulla formazione del personale.