Per gli italiani che seguono con passione il calcio la Corea è, dal 19 luglio del 1966, sinonimo di beffa atroce. Da quel gol di Pak Doo-ik sono passate 48 primavere e 11 edizioni dei mondiali, ma il nostro paese e buona parte del mondo sanno poco o nulla di quello che accade a nord del 38° parallelo, di pallone come di tutto il resto. Il mistero dello “Stato eremita”, almeno per quello che riguarda il calcio, è stato risolto dal triestino Marco Bagozzi nel libro Con lo spirito Chollima. 55 anni di calcio della Repubblica popolare democratica di Corea. Opera unica nel panorama saggistico italiano, il volume sarà presentato giovedì 5 giugno alle ore 19.00 al bar del Visionario. L’incontro è ad ingresso libero.
Con lo spirito Chollima ripercorre le vicende del calciointernazionale nordcoreano dal 1955 al 2010. Esse sono strettamente collegate alle attività dei paesi socialisti con i quali lo sport di P’yongyang si è confrontato per lungo tempo. Si scoprono tornei di grande valore tecnico, completamente sconosciuti in Occidente a causa dell’autocensura della stampa sportiva europea ed italiana, oltre a rassegne intercontinentali (come i Ganefo) in cui l’impatto geopolitico si commisurava alle presenze dei paesi emergenti e in via di sviluppo: quel Terzo Mondo senza regole e non allineato, guidato dal predetto “asse del
male” che faceva storcere la bocca ai funzionari sportivi di Cio, Fifa, Usa e Urss. Notevole spazio è dedicato sia ai Campionati nazionali coreani dal 1921 sia agli sforzi
unitari operati dal calcio del Nord. Si scopre così che calciatori nordcoreani giocano all’estero dal 1998 e allenatori siedono su panchine straniere addirittura dal 1970. Rilievo fondamentale è dato dall’autore al calcio femminile, di cui la Rdp della Corea è fra le massime interpreti a livello mondiale. A corredo del testo foto rarissime, immagini di manifesti sportivi, riproduzioni di francobolli commemorativi, dati statistici e una ricca
bibliografia.