La manifestazione da noi indetta per sabato 26 ottobre, a partire dalle ore 15.00, davanti alla caserma Cavarzerani, è stata autorizzata.
Invitiamo quindi tutti i cittadini che in questi giorni ci hanno manifestato la loro rabbia e la loro preoccupazione, a partecipare all’evento, per esprimere con la loro semplice presenza fisica, la loro indignazione davanti al bollettino di guerra delle ultime settimane, costellato da violenze, stupri, rapine, furti.
Lo stupro di una ragazza quindicenne da parte di tre richiedenti asilo pakistani e la violenza sessuale, compiuta da un richiedente asilo afghano, ai danni di un ragazzo di soli dodici anni, sono atti di una gravità inaudita che devono essere sottolineati e non oscurati, come per intere settimane è stato fatto.
I cittadini di Udine est – San Gottardo chiedono da tempo la chiusura tout court della caserma Cavarzerani, ma se questo non sarà possibile, la politica dei “porti e confini aperti”, inaugurata dal nuovo governo rosso-giallo, non deve ricadere sulla comunità udinese.
La nuova giunta comunale è riuscita a ridimensionare numericamente la presenza di richiedenti asilo nella Cavarzerani e a Udine. Questo risultato potrà essere migliorato ma i cittadini non accetteranno di ritornare ai “fasti” dei governi di sinistra, quando nella caserma si arrivò ad ospitare anche 900 clandestini. La situazione è già drammatica con i numeri attuali e se il nuovo governo di sinistra dovesse pensare a nuovi arrivi, la cittadinanza è pronta ad opporsi con grande determinazione.
Sarebbe inaccettabile anche che si riapra il business dell’accoglienza, togliendo nuovamente risorse alle famiglie italiane che ne hanno realmente bisogno.
Alla manifestazione saranno presenti la Presidente Daniela Perissutti, il segretario Stefano Salmè e, a titolo personale, la Presidente del quartiere “Laipacco – San Gottardo”, Anna Chiarandini.
