Udine: manifesti imbrattati – FOTO

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“Se pochi, anzi pochissimi, vogliono farci credere che Udine non è una città civile si sbagliano di grosso. Per quanto si continui con questi indefinibili atti di censura, noi continuiamo a ritenere che la maggior parte della città è formata da persone civili che continuano a testimoniarci la loro vicinanza e sostegno”. Così il presidente del Comitato provinciale Arcigay Nuovi Passi di Udine di fronte all’ennesimo atto di copertura dei manifesti affissi in città in occasione della Giornata Mondiale contro l’omofobia. “Prima gli adesivi a dir poco indecenti – prosegue Brosolo –, poi i fogli bianchi posizionati sopra i manifesti da La Destra, poi ancora quelli con le scritte contro di noi affissi da Utinum et Patria. E ora ecco che i nostri baci vengono oscurati da delle pennellate di grigio”. Un gesto, quest’ultimo, avvenuto con la complicità della notte, visto che stamani molti dei volontari che monitorano i luoghi dove sono affissi i manifesti, si sono accorti del deturpamento.
“Evidentemente – commenta Eva Dose di Arcilesbica Udine – non hanno nemmeno il coraggio di dichiarare i loro vili atti. Noi, al contrario, il coraggio ce lo abbiamo e ci abbiamo pure messo la faccia”.
I manifesti raffigurano due ragazzi e due ragazzi che si baciano seduti a un tavolo imbandito con prodotti della tradizione enogastronomica locale, sotto la scritta “Civiltà prodotto tipico friulano”.
“Apprendiamo – commenta ancora Brosolo – che non è stata ancora La Destra a coprire i nostri poster, tra l’altro interamente pagati da noi compresa la tassa di affissione. Questo tuttavia non vuol dire che chi ha cominciato con questi atti non abbia sia una responsabilità legale per averli coperti, sia morale nei confronti di qualche altro balordo che, per emulazione, ha proseguito l’opera”.
Così come già accaduto la volta scorsa, comunque, Arcigay e Arcilesbica Udine, hanno già contattato gli uffici del Comune di Udine per prendere accordi sulla riaffissione dei manifesti imbrattati di colore. “Se credono che basta un foglio bianco o qualche pennellata di grigio a fermaci – concludono le due associazioni per i diritti degli omosessuali –  si sbagliano di grosso. Il grigio forse appartiene a chi quei manifesti vuole coprirli. Noi, invece, preferiamo tutti i colori dell’arcobaleno”.

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