“Proprio nella giornata in cui la Commissione giustizia della Camera dei Deputati ha bocciato la proposta di legge Concia contro l’omofobia e la transfobia, ci giunge notizia della comparsa ieri sera di striscioni inneggianti frasi omofobe affissi sotto la Loggia del Lionello di Udine, luogo simbolo dell’amministrazione comunale che ha patrocinato la nostra campagna dei manifesti col Bacio Gay “made in Friuli” della Campagna Nazionale Contro l’Omofobia”. Lo riferisce il vicepresidente dell’Arcigay di Udine e Pordenone, Giacomo Deperu.
“A quanto abbiamo appreso, gli striscioni, che sono stati prontamente rimossi – dichiara Deperu – pare definissero la “famiglia omosessuale” una “vergogna nazionale. Il tentativo probabilmente di un movimento appartenente all’estrema destra di denigrare la nostra campagna, ponendosi fuori dalla civiltà friulana e italiana, che quest’anno ha accolto con serenità i nuovi manifesti con i baci di due uomini e di due donne”.
Secondo Deperu, si tratta del tentativo assolutamente strumentale, “di montare una polemica di cui nessuno sente il bisogno. Ci attendiamo – prosegue – che la politica tutta si faccia carico di dimostrare che questi atteggiamenti omofobi e vergognosi sono espressione di una piccolissima minoranza che non può trovare spazio nel dibattito della nostra società civile. Una minoranza politicamente insignificante che tenta di cavalcare un po’ di notorietà sulla nostra pelle.”
Deperu cita poi Paolo Patanè, Presidente Nazionale Arcigay, che appresa la notizia della bocciatura del testo di legge in Commissione Giustizia ha dichiarato: “Arcigay stigmatizza la bocciatura di oggi come un fatto grave ed irresponsabile, degno del più arretrato e fondamentalista dei paesi. Non ci accontentiamo più di belle parole, che non si concretizzano poi in provvedimenti di legge.” Ha poi proseguito: “Da parte nostra non mancheremo di considerare tutti coloro che avversano questa norma di civiltà, ampiamente presente nella legislatura di tutti i paesi europei, “complici morali” di tutti gli atti di violenza, pregiudizio e discriminazione motivata dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere che dovessero ancora avvenire in Italia. Riteniamo che il Parlamento con questo atteggiamento si assume la responsabilità dell’inasprimento dei toni del dibattito che espone noi persone omosessuali al rischio di attacchi.”
Intanto, proprio il 17 Maggio – Giornata Internazionale Contro l’Omofobia -, la campagna Nazionale di Arcigay ha toccato la massima diffusione, coinvolgendo anche i comuni di Spilimbergo, Maniago, Cervignano, Latisana e Palmanova, con ben 1200 manifesti contemporaneamente esposti in tutta la Regione e oltre 15mila in tutta Italia.
comunicato a cura dell’Arcigay di Udine