Udine: nasce il primo “Orto urbano”

orto1

I lavori partiranno già nel pomeriggio di oggi ed entro un mese, tempo permettendo, anche Udine avrà il suo primo “orto urbano”.
Sono stati consegnati oggi, 6 ottobre, i lavori per la realizzazione della prima area didattica ricreativa cittadina, il cosiddetto “orto urbano”, che sorgerà dietro la scuola primaria Mazzini in via Bariglaria. Il cantiere, consegnato dall’assessore comunale alla Pianificazione Territoriale, Mariagrazia Santoro, alla Boz costruzioni Sas di Meduno, l’impresa aggiudicatrice dell’appalto, costerà a palazzo D’Aronco oltre 40 mila euro e prevede la realizzazione di 17 piccoli orti di 32 metri quadri, per una superficie complessiva di mille e duecento metri quadri.
Gli “orti urbani” sono piccoli appezzamenti di terreno attrezzati e concessi in uso a cittadini e associazioni per la coltivazione di ortaggi e fiori a scopi didattici, terapeutici o di sostentamento. “Si tratta di una scelta motivata anche dalla forte vocazione dell’area e dalla richiesta nata da vari soggetti operanti nelle vicinanze – spiega l’assessore alla Pianificazione Territoriale e Agenda21, Mariagrazia Santoro– . Gli orti si inseriranno così in un contesto agricolo e naturale, quale ideale anello di congiunzione e porta d’ingresso dell’adiacente parco del Torre, completando l’offerta di un ambito destinato a divenire sempre più luogo di aggregazione a servizio di un’ampia gamma di utenza”.
Un grande pergolato collegherà tutti gli orti con due casette a disposizione dei futuri fruitori per gli attrezzi comuni. “La prossima settimana – spiega ancora Santoro – contiamo di pubblicare già il bando per l’assegnazione dei terreni, specificando i requisiti necessari per la partecipazione. E per San Martino, l’11 novembre, speriamo già di poter inaugurare l’area”.
Due piccoli appezzamenti in tutto sono già stati prenotati “di diritto” dalla scuola elementare Mazzini e da quella dell’infanzia “Gabelli”, tra i capofila di questo progetto viste le numerose attività già svolte con i bambini. “Lo chiameremo l’orto che ti fa bene – commenta la maestra Luisa Tosoratti, l’insegnante che ha seguito l’iniziativa fin dai suoi primi passi – e useremo i nostri terreni per spiegare ai più piccoli come si coltivano frutta e verdura”. Gli altri orti, invece, verranno messi “a bando” per associazioni, anziani e famiglie. “È incredibile il successo che sta già suscitando questo progetto – spiega ancora l’assessore –. Per questo primo esperimento, avviato anche grazie al prezioso contributo del consigliere comunale Mario Canciani, che ringrazio vivamente per il supporto e l’impegno dimostrati , abbiamo già ricevuto 80 richieste informali da parte di altrettante famiglie. Segno evidente – conclude Santoro – che c’è sempre più bisogno di spazi di aggregazione, così come emerso anche dai numerosi incontri svolti nell’ambito della fase partecipativa per il nuovo piano regolatore comunale”.
L’iter progettuale è stato seguito nei vari aspetti dagli uffici di Agenda21 e da quelli del Verde del Comune di Udine e prevede la partecipazione e il coinvolgimento dei futuri utenti al fine di condividere i criteri progettuali e gestionali. Una volta individuati i soggetti, verrà costituita una sorta di “condominio”, con la conseguente nomina di un “amministratore”, che si farà da tramite tra coltivatori e amministrazione comunale.
Nel progetto, ogni orto sarà servito da vialetti perimetrali in ghiaia di sarone e saranno dotati ognuno di un contenitore per gli attrezzi a pozzo, che avrà anche la funzione di seduta, di un pozzetto con attacco per l’irrigazione e di un composter. L’area, come detto, sarà anche dotata di due locali ad uso comune, oltre a un ulteriore deposito attrezzi e diversi bidoni per il compost. Tutte le strutture saranno collegate da una pergola in legno coperta da piante rampicanti per dare ombreggiatura nelle giornate assolate. Così, tutto il pergolato diventerà luogo di ritrovo e spazio per le attività comuni. I locali saranno realizzati in legno con strutture prefabbricate e nell’area saranno poste anche due fontane e un attacco per l’acqua d’irrigazione ogni due appezzamenti. Non mancheranno neppure i bagni pubblici, già presenti e attualmente in uso dalla società che gestite l’adiacente campo sportivo.