Udine: nasce la banca del tempo perduto, segnalate i treni in ritardo

Udine: nasce la banca del tempo perduto, segnalate i treni in ritardo

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Chiunque prenda il treno regolarmente si sarà chiesto almeno una volta quante ore della sua vita abbia lasciato, più del dovuto, su quei sedili o su quelle fredde panchine (nella migliore delle ipotesi).
Il Trenitardo nasce da questa domanda e vuole osare ancora di più creando una vera e propria banca del tempo perduto: un sito (www.trenitardo.org) e un’applicazione (per Android), sviluppati interamente da studenti, che attraverso un contatore sia capace di quantificare l’ammontare di ritardi subiti dagli studenti universitari e dai pendolari in generale.
Se il tempo è denaro, noi quanto ne stiamo perdendo?
Attraverso tre semplici mosse tutti gli studenti potranno dare un risvolto pratico alla propria indignazione: seleziona la città dove studi, scegli la tratta, sfoga il tuo ritardo! Trenitardo non vuole essere un fine, bensì un mezzo: parallelamente ai ritardi personali (attendibili, dato che non saranno inseriti direttamente dall’utente, ma estratti da viaggiatreno.it di Trenitalia) vengono registrati tutti i ritardi assoluti, generando una mole di dati utile ad
analizzare tratte e stazioni.
Lo scopo è dimostrare il peso che tali disagi hanno nella nostra giornata e creare un percorso di aggregazione che coinvolga tutti e che porti gli studenti a far sentire la propria voce sul tema dei trasporti.
Il treno, oltre ad essere uno tra i mezzi meno inquinanti, è lo strumento che meglio risponde(rebbe) alle esigenze di mobilità delle persone, siano esse studenti o lavoratori, a maggior ragione in periodo di crisi (dal 2007 a oggi +20% di pendolari in Italia) e soprattutto in una realtà universitaria come quella udinese, dove la maggior parte della comunità accademica è pendolare.
Nonostante ciò continuiamo a subire importanti tagli di finanziamento sul trasporto pubblico e una conseguente diminuzione dei servizi e pesante aumento del prezzo dei biglietti.
Il tema dei trasporti, su rotaia come su gomma, deve tornare ad essere argomento centrale di discussione all’interno dell’Università e più in generale a livello cittadino e regionale. Tutto ciò deve avvenire rilanciando strumenti già esistenti, quali il Tavolo Uniud 2.0 e attivandone di nuovi, che coinvolgano tutti i portatori d’interesse.
In questo scenario parte “Trenitardo – La banca del tempo perduto”, progetto ideato dagli studenti dell’Università degli Studi di Padova facenti parte della lista Il Sindacato degli Studenti e dell’Associazione Studenti Universitari. Subito esteso alle città universitarie di Udine e Venezia grazie alla nostra collaborazione come Associazione e Lista NeoAteneo e agli studenti dello IUAV
di Zoe – Laboratorio Studentesco e considerate le sue potenzialità, il Trenitardo verrà ampliato nel prossimo periodo a tutto il territorio nazionale.
Le realtà coinvolte fanno parte della Rete della Conoscenza, associazione nazionale apartitica che costruisce un grande spazio di rappresentanza sociale, facendo rete tra studenti di tutta Italia e racchiudendo in sé l’Unione degli Studenti e Link – coordinamento universitario.