«Un meraviglioso spirito rivoluzionario, figlio di questa terra». Solo pochi mesi fa, con queste parole, PATTI SMITH, autentica leggenda e icona rock in tutto il mondo, descriveva PIER PAOLO PASOLINI durante un incontro con gli studenti a Udine al Liceo Percoto, prima del concerto memorabile di quella sera del 5 dicembre in un Teatro Nuovo Giovanni da Udine esaurito in ogni ordine di posti, in cui l’artista ha omaggiato nuovamente la figura del poeta dedicandogli la bellissima “My Blakean Years”. Nell’anno del 40° anniversario della morte di Pasolini non poteva esserci miglior interprete per un grande evento musicale in sua memoria, sarà proprio la sacerdotessa del rock, Patti Smith, la protagonista del “CONCERT FOR PASOLINI”, che si terrà sabato 1 agosto (ore 21:30) nella cornice di Villa Manin nel Cortile d’Onore a Codroipo (Udine), che torna teatro di eventi musicali di livello internazionale.
Organizzato da Zenit srl in collaborazione con l’Azienda Speciale Villa Manin, la Regione Friuli Venezia Giulia, e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini, il “Concert for Pasolini” si pone l’obiettivo di omaggiare la sua figura attraverso il linguaggio della musica, affidato a un’artista che da quarant’anni comunica con la sua meravigliosa arte e che in più occasioni ha dato dimostrazione di conoscere e stimare non solo il poeta, scrittore, regista ed editorialista, ma anche l’uomo, Pasolini. I biglietti per questo straordinario evento, inserito anche nel pacchetto “Music&Live” dell’Agenzia TurismoFVG, saranno in vendita dalle ore 10:00 di giovedì 9 aprile online su Ticketone.it e nei punti vendita autorizzati. Tutte le info su www.azalea.it
Proprio in quel 1975, in cui Pasolini venne a mancare, nasceva la figura artistica di Patti Smith, con la pubblicazione di “Horses”, suo primo album, considerato una vera e propria pietra miliare della storia del rock, collocato alla 44° posizione nella classifica dei 500 migliori album del XX secolo della celebre e autorevole rivista Rolling Stone. Con lo spettacolo “1975 – 2015. 40 anni di Horses”, Patti Smith celebrerà questa ricorrenza sui palchi di tutto il mondo, toccando anche l’Italia. Sacerdotessa del rock, passionaria, poetessa, sciamana, molte sono le etichette con le quali nel corso degli anni hanno provato a definirla. Ma Patti Smith è Patti Smith. Una straordinaria autrice e interprete, una delle figure femminili più carismatiche e dirompenti della storia della musica dalla fine degli anni Sessanta ad oggi, che continua a rinnovarsi anche attraverso la scrittura e a catturare anche le generazione più giovani con l’intensità visionaria della forza che emana. “Horses”, il meno elettrico dei suoi dischi degli anni ’70, convulso, originale, punk, è un disco unico, il prodotto e l’opera di una band. Un disco fondamentale, che segna l’ingresso di un nuovo linguaggio musicale, ancora oggi di un’attualità sorprendente, che ha influenzato e ispirato molti musicisti, tra cui, storia ormai nota, l’allora giovane Michael Stipe, futuro leader dei Rem.
Da “Gloria”, cover del brano di Van Morrison, che apre il disco, a “Redondo Beach” dal ritmo reggae, nato dopo una violenta lite con la sorella, ai lunghi 9 minuti di “Birdland”, suite di piano voce e chitarra. E ancora “Free Money”, “Kimberly” dal tocco new wave, “Break it up” dove emerge la chitarra di Tom Verlaine, fino a “Land” vero capolavoro del disco, divisa a sua volta in tre momenti e all’ ultima traccia “Elegie”.
Di sicuro Horses rappresenta un vero è proprio spartiacque nel modo della musica rock, traghettando dal passato nel futuro nuove sonorità e intenti indelebili. Sul palco insieme a lei ci saranno Lenny Kaye alla chitarra e Jay Dee Daugherty alla batteria, storici compagni dal 1975 che hanno partecipato alle recording session di Horses, il figlio Jackson Smith alla chitarra e il fedelissimo Tony Shanahan al basso.