Condivisione su una riforma sanitaria che rafforza l’assistenza territoriale. Ma anche un rinnovato avvertimento a non penalizzare i lavoratori autonomi nell’ambito del ricalcolo nazionale dell’Isee. Il coordinamento del Capla Fvg, dopo il recente incontro con Anci e Federsanità, rilancia l’appello alla Regione in rappresentanza di 80mila pensionati del territorio. L’invito all’amministrazione Serracchiani, nella definizione dei tetti massimi dell’Isee, è «a tenere conto dell’importanza che interventi e riduzioni delle tariffe nel campo dell’assistenza sociale rivestono per decine di migliaia di persone».
Guido De Michielis, coordinatore del Capla, ieri a Udine davanti all’assessore Maria Sandra Telesca, rimarca la questione Isee nel contesto di una sostanziale approvazione della riforma sanitaria: «Non entriamo nel merito degli interventi in campo ospedaliero, ma approviamo la rimodulazione delle risorse per un opportuno consolidamento del territorio. L’assistenza a domicilio – prosegue De Michielies –, attraverso il fondamentale strumento del Fap, il Fondo per l’autonomia possibile, è una soluzione che dà sollievo all’utenza ma porta anche economie a più ampio raggio, posto che gli anziani curati a casa costano senz’altro meno al Servizio sanitario regionale».
Posizione condivisa da Telesca che, sollecitata sulla recente tragedia delle Valli del Natisone, ha ribadito che la riforma è “work in progress”, ma l’obiettivo in prospettiva è anche quello di dare garanzie sull’emergenza: «La morte di un quarantasettenne per un evento improvviso non è responsabilità della riforma. Ma la riforma, quando entrerà a regime, sarà in grado di aumentare le risposte in situazioni del genere».
Dopo l’illustrazione dell’articolato da parte di Giovanni Pilati, neodirettore dell’Azienda Sanitaria 2 Bassa friulana-Isontina, i pensionati del lavoro autonomo sono intervenuti sollecitando una forte attenzione sull’attuazione della riforma e sulla conseguente riorganizzazione dei Distretti e degli Ambiti sociosanitari, anche in rapporto alle novità introdotte dalla legge sulle Autonomie locali approvata dal Consiglio regionale. Tra i temi affrontati pure la formazione degli operatori (a partire dalle badanti) e la messa in rete (anche informatica) dei diversi protagonisti dei servizi sul territorio: Comuni, Aziende sanitarie, Aziende servizi alla persona, medici di medicina generale, farmacie.
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