Un investimento pubblico in grado di generare un indotto complessivo di 10 milioni di euro, creare 78 nuovi posti di lavoro e provocare altri effetti collaterali positivi, come il reimpiego di 18 locali sfitti e la riduzione del costo delle locazioni. È quanto è riuscito a innescare il bando di accesso ai fondi Pisus, il Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile per la riqualificazione del centro storico, la cui graduatoria è stata presentata oggi, 20 gennaio, negli uffici comunali di via Girardini alla presenza del sindaco di Udine, Furio Honsell, e dell’assessore alle Attività produttive e turistiche, Alessandro Venanzi. “Sono molto lieto che finalmente si possano distribuire questi finanziamenti a sostegno delle attività commerciali – commenta il sindaco Honsell –. Un bando che oltre a premiare 25 imprese ha aiutato ad affrontare il commercio in centro con uno spirito innovativo. Ringrazio la Regione per aver creduto in questa iniziativa che va a potenziare ulteriormente l’offerta del centro storico cittadino”.
Complessivamente il Pisus metteva a disposizione 1,4 milioni di euro, dei quali 1,2 milioni di fondi regionali e 200 mila euro garantiti direttamente dall’amministrazione comunale. Il bando, lo ricordiamo, prevedeva l’erogazione di contributi per il sostegno e il miglioramento della qualità e dell’attrattività dell’offerta commerciale, artigianale e dei servizi alle persone e alle imprese nell’area urbana centrale del capoluogo friulano. A beneficiarne saranno le piccole e medie imprese operanti nei settori dell’artigianato artistico tradizionale e dell’abbigliamento su misura, del commercio, del turismo e dei servizi alle persone e alle imprese con sede nell’area del centro città. “Per dare un’idea dell’impatto che avranno i fondi sull’economia cittadina basta considerare che con questi finanziamenti genereremo un indotto di 10 milioni di euro – sottolinea con orgoglio l’assessore Venanzi –. Senza contare che con il bando si vengono a creare 78 nuovi posti di lavoro e si ottiene una riduzione degli affitti per il 15% dei richiedenti. Un risultato che siamo riusciti a conseguire muovendo delle leve che solitamente non sono strumenti a disposizione di un ente locale, premiando ad esempio chi si è impegnato a creare nuovi posti di lavoro o a concordare canoni di affitto più bassi. Ringrazio gli uffici comunali e tutti i soggetti che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, in particolare la Camera di commercio per la preziosa collaborazione”.
I numeri. Complessivamente sono state 110 le imprese che hanno presentato domanda per accedere al fondo da 1,4 milioni di euro stanziati da Comune e Regione. Le domande accolte sono state 93, mentre quelle ammesse al contributo sono in tutto 25. Considerando che i finanziamenti copriranno solo una parte degli investimenti, con 1,4 milioni di contributi si genererà un indotto complessivo di 10 milioni di euro. Inoltre, l’inserimento nel bando di una serie di criteri ha permesso di premiare i progetti che privilegiavano determinate scelte strategiche per l’amministrazione comunale. Grazie a questa nuova formula i fondi del Pisus serviranno a creare 78 nuovi posti di lavoro, rimettere in gioco 18 locali sfitti, avviare 25 imprese giovanili e 27 nuove aperture. Sempre in relazione ai criteri di merito previsti dal bando, infine, 20 richiedenti hanno potuto pattuire con i proprietari dei rispettivi immobili una riduzione significativa del costo di locazione.
Il bando. L’inizio degli interventi dovrà avvenire entro 180 giorni dall’assegnazione del contributo stesso e i pagamenti dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre del 2017. L’importo erogabile va da un minimo di 20 mila euro a un massimo di 100 mila e può coprire, in base ai punteggi ottenuti, fino all’80% della spesa sostenuta per gli investimenti.
I criteri decisi per l’erogazione avevano, in generale, l’obiettivo di stimolare e promuovere azioni private in grado di incidere significativamente, migliorandone la qualità con interventi di riqualificazione e rinnovo di immobili, vetrine, impianti ed elementi di arredo interno ed esterno, di innovazioni tecnologiche e di marketing tese sia al miglioramento dei servizi, sia alla comunicazione e connessione delle risorse urbane. Il bando premiava inoltre con maggiore peso le attività che si trovano in alcune vie che negli ultimi anni hanno sofferto più di altre a causa della recessione economica e sulle quali l’amministrazione ha in programma investimenti, anche di tipo urbano, per il loro rilancio. Tra queste via Mercatovecchio, Riva Bartolini, piazza San Cristoforo, via Gemona, via Manin, via Vittorio Veneto e via Poscolle. A queste se ne aggiungono altre, anch’esse strategiche sempre nell’ottica del centro commerciale naturale (Aquileia, Battisti, Canciani, Cavour, del Carbone, del Gelso, del Monte, delle Erbe, Duomo, Matteotti, Mercerie, Pelliccerie, Pulesi, Rialto, Sarpi, Savorgnana, Stringher,Valvason, XX Settembre, Zanon).
Sul fronte dei criteri “aggiuntivi”, decisi dalla giunta, ci sono poi quelli dedicati al tema del lavoro. “Un aspetto – continua Venanzi – che ha assunto in questi ultimi anni un’importanza sempre più rilevante e su cui era giusto, quindi, tenere conto. Ecco perché il bando conteneva criteri premianti, oltre che per i temporary shop e per l’imprenditoria femminile, anche per quella giovanile, oppure per le imprese costituite da poco. Sul tema più delicato del lavoro – prosegue Venanzi – volevamo privilegiare poi le imprese che favoriscono l’inserimento o il reinserimento delle persone over 50”.
La commissione che ha valutato le domande era composta da cinque membri in rappresentanza delle categorie economiche. “D’accordo con Camera di commercio – prosegue Venanzi – abbiamo voluto allargare la composizione da 3 a 5 membri, di cui due rappresentanti di tutte le categorie economiche, in un’ottica di massima trasparenza”.