E’ stato condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione J. S., il giovane afgano di 25 anni, accusato di aver ceduto la dose letale che lo scorso ottobre provocò la morte di una giovane studentessa friulana nei bagni della stazione ferroviaria di Udine.
La ragazzina, 16 anni, morì a causa di un’overdose da eroina gialla. Lo ha deciso il Tribunale di Udine dopo quasi 2 ore di camera di consiglio.
Lo straniero doveva rispondere della morte di Alice come conseguenza non voluta dopo cessione di 0,7 grammi di eroina dal forte principio attivo. Era accusato anche di altre cessioni tra settembre e ottobre. Al termine del processo (a giudizio immediato), il pm Andrea Gondolo aveva chiesto una condanna a 6 anni. In requisitoria, il pm ha ricostruito le ultime 48 ore della vittima: messaggi all’amico e un video delle telecamere di videosorveglianza. Nel chiedere l’assoluzione per il suo assistito, l’avvocato Giovanni De Nardo ha sottolineato, tra le altre cose, l’interruzione del nesso causale.
Posted inCRONACA